giovedì 5 agosto 2010

La crisi sulla stampa estera "Fini è il più abile, lo dimostri"


La vittoria più amara. All'indomani della votazione sulla mozione di sfiducia al sottosegretario Caliendo, la crisi della maggioranza parlamentare italiana trova spazio sulle pagine dei giornali esteri. Berlusconi è sopravvissuto ad un voto "cruciale" per la coalizione al governo, ma ora è più chiaro che lo strappo con il suo ex alleato Gianfranco Fini lo ha indebolito. E' questa l'interpretazione dei principali quotidani internazionali. Perché da questo test, secondo la stampa estera, il premier è uscito sì vincitore, ma il rischio ora è rimanere ostaggio del nuovo gruppo formato dall'ex leader di An.

Gran Bretagna. Un'investitura. Condizionata. "Gianfranco Fini è probabilmente il più abile politico italiano". Lo scrive l'Economist in un editoriale dedicato al Presidente della Camera. La domanda che si è pone adesso il settimanale inglese è "cosa pensa di fare con il suo potere?". Dall'editoriale emerge un giudizio positivo nei confronti dell'ex leader di An. Si parte con l'apprezzamento per il suo percorso di "redenzione" dal neofascismo. Un lungo viaggio che lo ha portato su posizioni "autenticamente liberali". Qualche dubbio a dire il vero rimane. Anche se Fini dice "alcune cose giuste, lo fa per le giuste ragioni?" L'astensione sul caso Caliendo è definita per esempio di "un'incoerenza mozzafiato". E Il settimanale non risparmia un paio di domande scomode. La prima riguarda il suo ruolo politico: "Può rimanere in un posto che richiede imparzialità?". L'altra sulla vicenda della casa a Montecarlo, sollevata da "Il Giornale". Nonostante minacci querele, scrive l'Economist, Fini non ha ancora offerto una confutazione "dettagliata". Il giudizio finale è comunque lusinghiero. Fini ha scalato posizioni usando "il potere per ottenere potere". Ma adesso, scrive l'Economist, al presidente della Camera si chiede qualcosa di più. Dovrà dimostrare di non avere solo "astuzia e un forte istinto di sopravvivenza".

"Rischio elezioni piu' vicino per Berlusconi". Con questo titolo il "Financial Times" scrive che il voto di ieri dimostra che "il governo Berlusconi non guida più una maggioranza assoluta in Parlamento". Il giornale londinese spiega che, "sebbene i sondaggi mostrino che il gradimento per il premier è in calo, il premier sembra determinato ad affrontare il gioco d'azzardo delle elezioni anticipate". Tuttavia, "partendo per le vacanze il presidente Napolitano ha dato un forte segnale di non essere preparato" a sciogliere le Camere fino al ritorno dalle ferie. Secondo il "Guardian", Berlusconi "è sopravvissuto ad un voto cruciale", ma "le astensioni dei ribelli avvertono chiaramente" il Cavaliere che "ora è ostaggio del suo ex alleato Fini".

Spagna. La situazione è grave ma non seria. La citazione di Ennio Flaiano apre l'editoriale del "Pais", dal titolo, "Un Paese senza un futuro politico". Secondo il quotidiano iberico "l'unica ricetta che conosce il populismo all'italiana è ottimismo e elezioni". Per "disattivare l'avventura solitaria di Fini, Berlusconi ricorrerà ad elezioni anticipate per una nuova battaglia tra un centrodestra europeo, onesto e rispettoso della separazione dei poteri e una destra corrotta, xenofoba e alleata di Dio e del Diavolo". E, secondo El Pais, se la sinistra "riesce ad inserirsi" in questa battaglia, il "candidato capace di vincere Berlusconi esiste. Si chiama Nichi Vendola, governatore della Puglia".

Stati Uniti. Oltreoceano, il "Wall Steet Journal" evidenzia come il governo "abbia prevalso in un voto che ha testato la forza di una coalizione in calo, alleggerendo fino a settembre la pressione sul suo leader". In autunno però, scrive il Wsj, la "coalizione al governo dovrà affrontare nuove sfide ora che ha perso la sua maggioranza automatica". E l'eco del dibattito di ieri alla Camera giunge anche in California, dove il "Los Angeles Times" racconta che, prima della votazione, "duri insulti e perfino una rissa sono scoppiati tra ex alleati e sostenitori di Berlusconi".

(05 agosto 2010)

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