venerdì 6 agosto 2010

La Tulliani smentisce Gaucci "Al Superenalotto vinsi io"


Il biglietto del Superenalotto che ha fatto ricca la compagna di Gianfranco Fini esiste. È il "12+1" giocato il 2 maggio del 1998 in una tabaccheria di Roma, la schedina numero 0350490/027072697 del concorso numero 35 di quella stagione. E ha fruttato due miliardi e duecento milioni delle vecchie lire. A chi, li ha fruttati? Ad Elisabetta Tulliani, oggi compagna del presidente della Camera? O al rutilante Luciano Gaucci, nel 1998 fidanzato della Tulliani e presidente di un Perugia calcio che sarebbe fallito (costringendolo alla latitanza a Santo Domingo per tre anni)? I documenti che gli avvocati Carlo Guglielmo e Adriano Izzo producono a "Repubblica" sono una prova documentale evidente, a favore di Elisabetta Tulliani.

Ecco la matrice del biglietto, con le due giocate che hanno dato la vittoria miliardaria. Nella seconda giocata (14 numeri) si trovano i sei che daranno il superpremio: 6, 12, 23, 28, 79 e il "jolly" 73. Cinque più uno: una possibilità su 700 milioni di azzeccarlo. Loro, la coppia Tulliani-Gaucci, l'hanno azzeccato. Già, ma a chi spetta la vincita? Per legge, a chi ritira il premio. Ed ecco, infatti, l'atto del Monte dei Paschi di Siena, agenzia 4 di Roma, che, con la firma di Elisabetta Tulliani in calce, tre giorni dopo l'estrazione prende l'incarico dell'incasso della "vincita presunta di lit. 2.200.000 circa". Il tagliando è stato ritirato da lei, la fidanzata di Gaucci.

È interessante notare come la Tulliani il 5 maggio apra un conto corrente al Monte dei Paschi, il 26 maggio incassi un bonifico dalla Sisal di 2.204.018.900 lire e immediatamente giri un miliardo e cento milioni (la metà) al fidanzato Gaucci, storico scommettitore. Questo atto potrebbe far pensare a un accordo tra i due vincitori, ma il fatto che, poi, a ritirare la vincita sia stata lei, Elisabetta, oggi le consente di reclamare l'intera vittoria. E sì, perché attorno a questa vincita - che molti in questi giorni avevano considerato inesistente - è nata una causa civile tra Elisabetta Tulliani e Luciano Gaucci quando il loro rapporto è finito. Lo studio Guglielmo-Izzo negli scorsi giorni, e attraverso una memoria consegnata in tribunale, ha sostenuto che il miliardo e cento girato a Gaucci era stato solo un affidamento per far fruttare quei soldi, "e quindi oggi vanno restituiti".

Gaucci che si trova nell'amata Santo Domingo ieri ha replicato attraverso le colonne di "Panorama": "Quella donna non aveva né proprietà né redditi, le ho dato tutto, a lei e alla famiglia. La schedina l'ho compilata e giocata io, ho vinto 2 miliardi e 200 milioni di lire e siccome sono generoso ed ero perso d'amore le ho regalato la metà. Quindi, le ho intestato diverse case quando c'è stato il fallimento del Perugia".
Ecco, Gaucci ha contribuito a disegnare l'immagine di una Elisabetta Tulliani nullatenente capace di succhiare soldi e beni per sé e per la sua famiglia ai fidanzati ricchi e famosi: nel 1998 a a Gaucci e nel 2008 (con la casa i Montecarlo) a Fini. La matrice del Superenalotto ci dice, invece, che dalla primavera del '98 Elisabetta Tulliani è una donna ricca. Di suo.

(06 agosto 2010)

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