LUCA UBALDESCHI
Guardi, per tutto ciò che riguarda la mia sofferta storia privata siamo solo nel “mixer”, sì nel frullatore, delle stupidaggini d’agosto». C’è sconforto nel tono di voce di Veronica Lario. Ma sceglie le armi del paradosso e dell’ironia per commentare l’intervista che Niccolò Ghedini ha rilasciato alla Stampa. E infatti spiega: «Osservo comunque che nella società liquida descritta da Zygmunt Bauman esiste un’eccezione». Il riferimento al famoso sociologo polacco è la dedica rivolta al legale del premier nonché onorevole del Pdl. «L’eccezione è proprio Ghedini, che confessa un amore solido per Berlusconi».
Nel lungo colloquio dell’avvocato con Claudio Sabelli Fioretti, disseminato di complimenti per il Cavaliere, non è infatti mancata una parte dedicata alla separazione del capo del governo dalla moglie. «Veronica - ha detto Ghedini - è una persona piacevole. Ho fatto di tutto per una riappacificazione». E ancora: «Il presidente fa una vita disperata. C’era una difficoltà di ritmi di vita. Veronica non ha mai voluto andare a Roma, né fare un po’ di rappresentanza con lui. Due vite distanti».
«Leggendo quelle parole mi sono detta - aggiunge la quasi ex signora Berlusconi -: Guarda, che voglia proporsi come nuovo compagno del presidente del Consiglio? D’altra parte loro si capiscono, hanno un legame profondo, fatto dagli stessi scopi, chi meglio di loro potrebbe incarnare una complice e felice coppia da sballo?». Sono mesi che Veronica Lario resta in silenzio. Una scelta che si spiega con il non facile cammino della separazione dal padre dei suoi tre figli, Barbara, Eleonora, Luigi. Un percorso ormai definito nella sostanza, anche se formalmente non ancora concluso. Se ora, raggiunta al telefono all’estero, fa un’eccezione, dipende dal fatto che è «stanca di vedere persone che parlano di un privato che non gli appartiene dicendo grandi sciocchezze» in merito alla sua storia familiare.
Niente commenti però sulla crisi nel centrodestra e sull’altro divorzio - quello politico con Fini - che il Cavaliere sta affrontando in queste ore. In questa occasione, i pensieri sono per Niccolò Ghedini. Veronica Lario si tiene alla larga dal vittimismo, ma c’è da scommettere che abbia giudicato assai negativamente quei riferimenti che il legale ha fatto nell’intervista alle «vite distanti» o alle difficoltà legate a ritmi diversi dei coniugi. Come se suggerissero l’idea che un rapporto tra moglie e marito debba basarsi sul controllo modello agenzia investigativa più che su valori come la fiducia o la capacità di sacrificarsi per l’altro.
Ma è sul piano della provocazione che Veronica Lario sceglie di restare. Per questo motivo, pensando ai controlli all’interno di una coppia e richiamandosi a una risposta data da Ghedini nell’intervista («Lo giuro su Berlusconi»), rivolge al legale un ultimo messaggio: «Lui sì che sa tenerlo d’occhio, il premier. E male che vada, si può sempre giurare su Berlusconi».
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