venerdì 15 ottobre 2010

La Fiom replica a Maroni: "Basta alimentare tensioni"


Attenzione massima per i due cortei organizzati dalla Fiom che domani attraverseranno il centro di Roma per raggiungere piazza San Giovanni. Per il ministro dell’Interno il rischio di incidenti è reale. Maroni lo ha ribadito sulle colonne di Repubblica, respingendo le accuse di chi sostiene che l’allarme lanciato ieri possa condizionare la manifestazione: «È una sciocchezza. Io voglio solo che tutto si svolga pacificamente. E che ci sia uno scambio di informazioni con gli organizzatori».

Il ministro, che oggi ha incontrato Epifani, ha rivolto un invito al servizio d’ordine del sindacato: «Bisogna mantenere il controllo fino alla fine e anche dopo. Serve una presa di distanza dai violenti forte e netta da parte di tutti i soggetti democratici». Il leader della Fiom, Maurizio Landini, ha risposto al Viminale con una lunga dichiarazione con la quale sottolinea che la manifestazione sarà pacifica e che «se il ministero ha informazioni diverse, che non riguardano i metalmeccanici ovviamente, è suo compito agire. Ieri sera - ha aggiunto - al ministro ho fatto presente che è compito del suo ministero garantire l’ordine pubblico». Landini ha poi ribadito che quella di domani «sarà una grande manifestazione di persone che difendono la democrazia e il lavoro. Noi abbiamo condannato gli attacchi alle sedi della Cisl giudicandoli sbagliati e inaccettabili. Non abbiamo invitato nessuno alla manifestazione, abbiamo indetto un corteo sindacale con una piattaforma alla quale hanno aderito in tanti».

Per il numero uno della Fiom «il discrimine per partecipare è la democrazia e la non violenza, chi non li assume come principi è bene che non venga». «L’impressione che ho - ha concluso - è che si siano resi conto che sarà una grande manifestazione che unisce il dissenso di questo Paese e ciò fa paura a molti». Sulla stessa linea Susanna Camusso, segretaria nazionale della Cgil: «C’è uno strano modo del ministro di affrontare questa questione: prima fa una serie di dichiarazioni televisive, poi dice che avrebbe sentito gli interlocutori. In realtà la sensazione che continua a rimanere è che il ministro Maroni stia scaricando fuori di sè le responsabilità dell’ordine pubblico che, fino a prova contraria, spettano alle forze dell’ordine e al ministro dell’Interno».

1 commento:

Francy274 ha detto...

Dopp la psicologia delle folle, usata per rimbambire più gente possibile.
Ora adottano la psicosi delle folle, che sembra avere colpito i politici italiani. Un ministro degli interni che non sapeva cosa vrebbero combinato gli ultras serbi, ora magicamente sa dei probablili disordini della manifestazione Fiom.
Ormai i loro giochi sono palesi, impedire che si formino folle, ne sono terrorizzati, e fanno di tutto per serrare sempre più gli italiani fra le mura domestiche.