giovedì 21 ottobre 2010

Minacciata in piazza Mercato, consiglio di stare in guardia



“Lunedì 11 ottobre ore 21, sono andata con la mia amica a Lodi per la conferenza della “Scuola per laici” che si teneva in Chiesa Sant’Agnese. La mia amica ha parcheggiato in Piazza Mercato. Si è avvicinato un tipo, italiano, sulla trentina, nerboruto e con le maniche corte e in bella mostra tutta una serie di tatuaggi su entrambe le braccia. «Pagami il parcheggio che ti custodisco la macchina» ha detto alla mia amica Carla.«Non ti pago, perché dopo le ore 20 non si paga e non c’è bisogno di custodire l’auto» ha risposto Carla. «Tanto te la custodisco lo stesso» ha replicato. Ci siamo sentite minacciate dal tono e dal modo. Ha agito probabilmente con gli stessi modi nei confronti di altri due automobilisti che sono arrivati dopo di noi. Ci siamo guardate in faccia e subito abbiamo pensato la stessa cosa: abbiamo chiamato il “113”.Ci hanno chiesto se erano ragazzi di colore e noi abbiamo risposto di no: i ragazzi a quell’ora non ci sono e non incutono comunque quel il senso di minaccia che emanava da questo “tipo”.È la prima volta che mi capita e ho proprio avvertito “puzza di mafia” in questa cosa. Al ritorno tutto era tranquillo, ma noi due, prima di salire in auto abbiamo fatto il giro intorno ad essa per vedere se era stata danneggiata. Se arriviamo a questo... a me sembra un atto gravissimo, ritengo doveroso reagire, non star zitta e segnalare a tutti di restare in guardia. Lettera firmata”

LETTERA APERTA AL DIRETTORE DE IL CITTADINO DI LODI

Caro direttore,

la lettera da lei pubblicata qualche giorno fa, di due gentili signore che si sono viste avvicinare da “un tipo, italiano, sulla trentina, nerboruto e con le maniche corte e in bella mostra tutta una serie di tatuaggi su entrambe le braccia” che ‘intimava’ loro di pagargli il parcheggio perché avrebbe custodito lui la loro macchina, in piazza mercato dopo le ore 20, a mio giudizio motiva almeno due riflessioni.

Prima riflessione. Le due gentili signore, con ogni probabilità, non hanno realizzato che sono tempi difficili, in cui la ‘sicurezza’ nelle città è stata strombazzata a fini elettorali e per ottenere consensi, senza che sicurezza sa stata assicurata.

Si badi bene, non per colpa delle forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri) che svolgono al meglio il loro servizio ma per i cosiddetti ‘tagli lineari’ che il ministro dell’economia Tremonti ha più volte adottato per ridurre le spese delle PP.AA. laddove invece prudenza e saggezza avrebbero dovuto consigliare di non tagliare sui servizi essenziali quali la sicurezza delle città nello specifico ambito di contrasto alla criminalità e di mantenimento dell’ordine pubblico. È la ragione per la quale il c.d. “poliziotto” di quartiere si è eclissato da tempo, le ‘volanti’ escono in servizio di controllo del territorio in numero sempre più minore. Ad una certa ora a Lodi non è visibile alcuna forza di polizia, ivi compresa quella municipale.

Dunque, a mio avviso, le strade non sono più sicure di quanto non lo fossero già prima, semmai è vero il contrario.

Seconda riflessione. Devo raccontare un piccolo episodio accadutomi a Eboli (Sa9, laddove i mie genitori sono sepolti. Una delle volte in cui andavo sulla loro tomba, innervosito per motivi che non ricordo, rifiutai di accettare che la mia auto venisse ‘custodita’ da una torma di ragazzini, fra i quali uno bello nerboruto, rifiutai di dare ad uno di essi, il capo, un euro. Fortuna che avevo ed ho una vecchia auto e che ormai da anni non bado più al profilo, per così dire, ‘estetico di- quello che è solo un mezzo di trasporto. Devo dire ce già all’interno del cimitero capii di avere commesso un errore, ma faceva molto caldo e confidai nella fortuna, che però in quei frangenti, come in altri ben più importanti in passato,non mi assistetti: la fiancata del lato del guidatore era attraversata da rigature parallele al piano della strada: ero stato ‘punito’ per la tirchieria e, soprattutto, per il mal garbo del mio rifiuto.

Morale. È bene talvolta mollare qualche euro che andare incontro a sgradevoli sorprese.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

di vendetta a strisce sui fianchi dell'auto ne so qualcosa... ma sicuramente ci sono cose più mafiose che non chiedere una mancia per il parcheggio!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Ma ti sei una 'sfegatata'! ;-)

Francy274 ha detto...

Questa volta non so quanto il Tuo consiglio sia saggio, questi sono degli emeriti teppisti e rischiano grosso. Il loro modo di fare è un incitazione a delinquere, non so se sorpresi dal proprietario dell'auto.. (il classico tipo "amo la mia auto al id sopra di tutto e tutti).. se la caverebbero con qualche striscia.. o peggio.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Beh, Francy, le persone accorte se vedono un tizio che traffica vicino alla loro macchina chiamano il 112 o il 113, o tutti e due,non vanno ad affrontarlo.
Recentissimi episodi di cronaca nera dimostrano come l'uomo incolto, sopratutto se giovane, stia recuperando la condizione primordiale (e la violenza) dell'età della pietra.
In ogni caso, non era questo il caso che ha originato la protesta delle due signore alle ore 20 ed oltre, in una zona centrale ma deserta.
Ciao!