E mentre sale l'attesa per il videomessaggio di Gianfranco Fini (previsto per oggi pomeriggio) frattempo l'opposizione sale sulle barricate. "Siamo in piena palude, dove tutti stanno cercando di salvare la poltrona - attacca Antonio Di Pietro - e con un premier che ha dato mandato a specifici suoi emissari di comprare il consenso. "Questa non è democrazia questa è, da una parte dittatura, e dell'altra ridicolo. Il ridicolo che copre questo parlamento che tira a campare perchè non riesce ad assumersi le sue responsabilità".
Il Pd, invece, torna a bocciare un Berlusconi bis. "Sarebbe un delirio - dice Pier Luigi Bersani che annuncia "un'aggiustatina" al meccanismo delle primarie - ma se si associa a una crisi finanziaria, è un doppio delirio". Bersani respinge al mittente, ovvero Silvio Berlusconi, l'accusa secondo cui le opposizioni sarebbero pronte all'inciucio per far cadere il governo. "Se è capace di governare governi. Ha fatto tutto lui, ha perso totalmente di credibilità, noi cerchiamo di affrontare una situazione che ha provocato lui", osserva il segretario del Pd.
La maggioranza, invece, si mostra compatta sulla necessità di proseguire l'azione di governo: "Credo che il lavoro del governo meriti la fiducia e il 14 dicembre il governo potrà riprendere la propria marcia", dice il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. "Il governo non si rafforza nè si indebolisce - aggiunge Ignazio
(18 novembre 2010)
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