Vertice a Palermo tra il procuratore Francesco Messineo, l’aggiunto Teresa Principato e i pm Marcello Viola e Geri Ferrara che indagano su presunti festini a luci rosse a base di droga a cui avrebbero partecipato uomini dell’entourage del premier Silvio Berlusconi. La riunione tra i pm è stata convocata dopo la pubblicazione della notizia dell’inchiesta da parte della stampa. A parlare della vicenda ai magistrati è stata la «pentita» Perla Genovesi, arrestata per traffico di droga internazionale. La ragazza ha riferito le confidenze di una sua amica, a proposito di feste da lei frequentate a Milano e a Villa Certosa. La protagonista di queste vicende è una ventottenne, ex cubista, ex «ragazza immagine» ed escort, che ha confidato di aver preso parte a diverse feste ad alcune delle quali sarebbe stato presente il premier. La cubista è stata individuata e interrogata: è conosciuta come «Nadia» e ha confermato tutto quello che ha detto la Genovesi. Al vertice prendono parte il procuratore Francesco Messineo, i sostituti procuratori Marcello Viola e Calogero Ferrara, del pool anti-stupefacenti, nonchè la coordinatrice del gruppo, il procuratore aggiunto di Palermo Teresa Principato. La cubista ha riferito alla Genovesi di episodi in cui si sarebbe fatto uso di stupefacenti e di sesso a pagamento.
La Genovesi ha detto di avere presentato lei l’amica a Renato Brunetta, nel 2006: la giovane donna aveva un problema personale, collegato all’affidamento del figlio di pochi anni, e dopo avere conosciuto l’attuale ministro della Funzione pubblica avrebbe approfondito i propri contatti con altri politici, venendo invitata ed entrando così in quello che la trentaduenne parmigiana ha definito il «giro delle feste del presidente». Secondo quanto riferito ai pm di Palermo tutto ciò sarebbe avvenuto tra l’anno scorso e quest’anno. Perla Genovesi (che, dopo avere parzialmente ammesso i fatti che la riguardano e che a luglio le costarono l’arresto, ha ottenuto i domiciliari) avrebbe fatto più viaggi per portare cocaina purissima e poi ne avrebbe consumato una parte assieme ad amici, in festini anche a base di sesso, tenuti nel trapanese e in Emilia Romagna. Tra gli invitati anche politici delle due regioni, «molto conosciuti». I pm hanno deciso di inviare gli atti a Milano: «Stiamo mandando tutti gli atti istruttori relativi ai presunti festini a base di sesso e droga di cui parla oggi la stampa alla procura milanese che, secondo quanto ci pare di capire da una prima analisi dei fatti, è competente a indagare sul caso», ha detto il procuratore di Palermo Francesco Messineo, confermando l’intenzione dell’ufficio inquirente siciliano di trasmettere al capoluogo lombardo le dichiarazioni della «pentita» Perla Genovesi e di una escort 28enne sua amica, nota come Nadia, su presunti festini a base di sesso e droga che coinvolgerebbero uomini dell’entourage di Berlusconi. «Sembra che i fatti che costituiscono reato - ha aggiunto - cioè quelli relativi al reclutamento di escort che avrebbero partecipato ai party a luci rosse siano avvenuti a Milano: da qui la competenza dei colleghi».
Intanto Karima El Mahroug, nota come Ruby, la giovane marocchina al centro dell’inchiesta della procura di Milano in primo piano nelle cronache di questi giorni, andrà in tv a dire la sua giovedì sera, ospite di Michele Santoro ad Annozero. Lo annuncia in un’intervista pubblicata oggi da Libero: «Vado in tv - dice la neodiciottenne marocchina - e ci vado gratis. Non so chi saranno gli altri ospiti, non mi interessa, non ho paura». «Ci stiamo lavorando», si limitano a commentare dalla redazione del programma. Nell’intervista, Ruby sostiene ancora di andare in tv per togliersi di dosso «l’immagine della zoccoletta. La vera Ruby - sottolinea - è una ragazza normale. Che vuole una vita normale». Massimo Dinoia, il suo avvocato, ha subito smentito la notizia che la giovane parteciperà giovedì alla puntata della trasmissione ’Annozero'.
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