di CARMINE SAVIANO
Le definizioni sono tante: "dietrofront", "delusione", "appello controproducente". Il videomessaggio con cui ieri Gianfranco Fini ha chiesto "una maggiore responsabilità" da parte della maggioranza di governo, viene discusso e criticato nelle piazze digitali che ruotano intorno a Futuro e Libertà per L'Italia. E sulle pagine Facebook di Generazione Italia, Fare Futuro e Fli, i finiani si spaccano. Certo, c'è chi riconosce a Fini "senso dello Stato e delle Istituzioni". Ma c'è anche chi scrive: "Non capisco e non mi adeguo".
IL VIDEOMESSAGGIO
Una questione tattica. La discussione inizia poco dopo la diffusione del video. Sulla pagina Facebook di Generazione Italia il flusso dei commenti è continuo. In molti esprimono interrogativi: "Non ho capito il senso. E voi?". Per altri, la situazione è più chiara: "Nell'ultimo messaggio Fini è ambiguo. Se la chiude con Berlusconi alla 'volemose bene' tutti gli italiani scoppieranno a ridere". E ancora: "Sarà una tattica politica, ma ho l'impressione che il video di Fini sia stato controproducente. Stiamo dando l'aria di gridare la ritirata".
"Fini si è arreso". Il dibattito è animato. E i gestori della pagina di Generazione Italia chiedono spiegazioni a chi esprime la propria delusione. Tra le risposte: "Sono deluso perché Fini appariva poco chiaro negli obiettivi, oscuro da un punto di vista comunicativo. Sembrava, simbolicamente, una specie di poco chiara retromarcia". E c'è chi valuta le conseguenze politiche e soprattutto i rapporti di forza nel centrodestra. "Berlusconi ha colto subito l'opportunità dicendo Fini si è arreso".
"Non capisco e non mi adeguo". Per molti pesa anche la non sfiducia al ministro Bondi. Una decisione sbagliata che fa mettere in discussione tutto il cammino di Futuro e Libertà per l'Italia: "Dopo Mirabello e Perugia c'erano grandi speranze per un partito diverso che cambiasse un po' la vecchia politica. Ma ora, dopo la non sfiducia a Bondi e Berlusconi tutto torna come prima". E, sul ministro della Cultura c'è chi scrive: "Sfiduciare Bondi non è un favore che si fa alla sinistra ma si tratta di mandare via chi non è capace. In un Paese serio questo succederebbe".
Finiani di ferro. E online, oltre alle critiche anche numerosi apprezzamenti al "senso dello Stato dimostrato da Fini". C'è chi scrive: "In un momento così critico ci vuole la responsabilità di tutti. Anche quella del premier. Berlusconi sembra assente e cosi non si governa il paese". E in tanti diffondono il Manifesto per l'Italia. Fermo a 12 mila firme. L'obiettivo, quota 100mila, è ancora lontano.
(19 novembre 2010)
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