lunedì 15 novembre 2010

Urso: "Oggi dimissioni irrevocabili dopo la Finanziaria apriremo la crisi"


Futuro e Libertà esce dal governo, come annunciato in mattinata ai microfoni di Skytg 24 dal coordinatore Adolfo Urso. "Entro le 13 di oggi consegneremo le nostre lettere di dimissioni irrevocabili dal governo" aveva precisato in mattinata il sottosegretario di Fli alle Politiche agricole Antonio Buonfiglio. Così è stato: l'unico ministro di Fli, Andrea Ronchi, fa sapere di aver inviato la lettera indirizzata a Giorgio Napolitano e a Silvio Berlusconi con cui annuncia le sue dimissioni. Poche righe asciutte, senza commenti. Le stesse firmate anche da Urso e dai due sottosegretari, Buonfiglio, e Menia. Dal Pdl arriva subito la reazione: é un "tradimento".

"La nostra preferenza è un nuovo governo di centrodestra - aveva spiegato Urso a Sky- e ove si andasse al voto per scelte altrui traumatiche, ci andremmo con un'altra coalizione di centrodestra con le forze che si richiamano ai valori del popolarismo europeo e quindi Fini, Casini, il movimento di Lombardo, l'Api di Rutelli e comunque le altre forze sociali e produttive del paese che vogliono, nel centrodestra, dal centrodestra, cambiare e rinnovare la politica, voltare pagina, fare davvero le riforme".

La replica degli ormai ex alleati del Pdl è netta: Maurizio Sacconi, ministro del Welfare, parla esplicitamente di "tradimento". "Il ritiro della delegazione Fli segna l'avvio della crisi formale di questo Governo. Diciamo che si sta consumando il tradimento", dice Sacconi da Cividale del Friuli.

In mattinata Urso aveva riassunto le posizioni di Fli. Siamo stati chiari, aveva detto. Se non dovessimo ottenere riscontro "come appare dalle dichiarazioni del premier, ancorché Bossi responsabilmente tenti, forse disperatamente, di riaprire una strada che Berlusconi e berluscones hanno chiuso, dopo aver approvato la Finanziaria di stabilità apriremo formalmente la crisi e daremo avvio a una nuova stagione già in questo Parlamento e in questa legislatura con l'ipotesi di realizzare un governo e una maggioranza che faccia la riforma elettorale che gli italiani si aspettano per poi poter scegliere sulla base di un più sano, chiaro e maturo bipolarismo".

Per quanto riguarda poi l'apertura di Italo Bocchino ad un governo con la sinistra, Urso spiega: "In questo Parlamento, ove necessario, ove non si riescano a raggiungere gli obiettivi che ci proponiamo, un'altra maggioranza per fare una riforma elettorale e consentire al paese di votare realizzando un sano, maturo, bipolarismo, ci sta. In questo caso ovviamente con chiunque ci stia, con tutti coloro che vogliono voltare pagina per consentire al paese di votare con un sistema che consenta agli italiani di scegliere davvero, in una sana alternza bipolare, tra un centrodestra moderno ed europeo e una sinistra che mi auguro sia altrettanto europea".

Intanto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha diffuso una nota nella quale replica a un'intervista rilasciata da Giorgio Stracquadanio al Corriere della sera, in cui il deputato Pdl, dà le pagelle di 'fedeltà' a ministri e rappresentanti del governo. "Leggo con stupore sul Corriere della Sera dichiarazioni di un deputato che attacca e offende persone a me vicine, che ho chiamato nella squadra di governo, dove operano benissimo, e alle quali peraltro voglio particolarmente bene. E' tale la abnormità di quelle offese che non intendo commentarle".

(15 novembre 2010)

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

INCREDIBILE. LUI SI STUPISCE, LUI!