sabato 1 gennaio 2011

Caro anno ti scrivo


GIANNI BARBACETTO

Caro 2011, portaci:

Una destra normale, che non abbia l’unico fine di salvare il satrapo anziano che la possiede.
Una sinistra normale, che chieda diritti, uguaglianza, lavoro.
Un presidente della Repubblica che posi la penna ogni tanto.
L’opzione “termina chiamata” quando un certo Silvio telefona in tv.
Una conferenza stampa in cui metà dei giornalisti non siano suoi dipendenti.
Il nome di quello che ha pagato la casa di Claudio Scajola.
Un ente pubblico in cui non ci siano amici e parenti di Alemanno.
Una posizione del Pd. Una qualunque, ma su cui siano quasi tutti d’accordo.
Un amaro Giuliani. E il conto, grazie.

Caro 2010, portati via:

Tutti i politici di professione: tutti a casa, a fare altre cose più utili a loro e a noi.
Tutti i giornalisti servi.
I plastici del salotto di Vespa.
Gli editoriali di Libero.
Il fango di carta.
Le nipoti di Mubarak.
Le sedute del Senato con Rosy Mauro presidente. E portati via anche Rosy Mauro.
Le espressioni affrante di Bondi in tv.

E adesso, cari amici, continuate voi

Nessun commento: