venerdì 28 gennaio 2011

Il corpo e le escort


di Ludina Barzini

Va denunciato senza mezze parole e a gran voce l’abuso che viene fatto del corpo delle donne da parte di colui che ha la responsabilità del governo del paese. Un paese che il primo ministro è riuscito a screditare all’estero con gravi ripercussioni per l’Italia. Le energie del presidente del Consiglio sono rivolte da anni a raggirare le “fastidiose” burocrazie, le istituzioni, la magistratura, la Costituzione che gli impediscono di fare tutto ciò che gli pare, dimostrando una mancanza assoluta di senso di responsabilità abusando delle persone e delle regole. È un presidente del Consiglio a capo di un governo che aveva una larga maggioranza in Parlamento che è riuscito a sciuparla senza aver fatto alcunché per il paese che versa in serie difficoltà economiche e sociali. Il Parlamento ha lavorato per promulgare leggi ad uso e consumo del premier.

Il liberale Ostellino nel suo articolo di sapore maschilista dimostra essere rimasto fermo ai tempi lontani prima del grande cambiamento che le battaglie femminili hanno conquistato sul piano dell’inserimento in tutte le professioni e su quello legislativo in difesa dei loro diritti. Forse gli uomini sono cambiati meno e infatti sono gli organizzatori dei festini con squadre di “escort” in cambio di favori e lauti compensi per tutti. Attraverso i loro servizi queste donne usate come mazzette sono in grado di ricattare il benefattore chiedendo in cambio un lavoro in televisione e si assicurano facili elezioni nei Parlamenti europei, italiani e regionali a spese del contribuente. O come nel caso di Emilio Fede che è un noto giocatore che ha ottenuto varie forme di compensi, non ultimo l’elezione di sua moglie Diana De Feo a senatore della Repubblica.

Il primo ministro è inoltre circondato da una corte di ruffiani e malfattori che lo possono ricattare. Questo modo di governare non è molto diverso dal mal costume di dittatori del terzo mondo. È il segno del degrado indecente nel quale sta precipitando questo paese voluto da elettori che hanno avallato con il voto questa vergogna da diciassette anni. A questi elettori italiani non sembra importare che il paese stia attraversando una seria crisi economica: chiudono aziende, la disoccupazione giovanile è a livelli allarmanti, il grado di povertà della popolazione è in veloce ascesa. Che il paese è ridicolizzato da tutto il mondo.

Come donna mi offende il comportamento del primo ministro che usa e getta per suo divertimento il corpo femminile. Queste prostitute-escort vivono in appartamenti, tutto pagato, che non sono altro che dei bordelli fuori legge.

Mi offende come cittadina l’essere continuamente presa in giro dall’uso e abuso delle bugie che ci vengono amministrate quotidianamente da oltre diciassette anni. Dall’uso indiscriminato delle televisioni pubbliche e private per la propria propaganda. Dai molti tentativi di manipolare e imbavagliare la stampa. In tutto il mondo la menzogna viene considerata una cosa grave, ricordiamo che Ted Kennedy ha avuto la carriera politica rovinata per sempre per aver mentito all’università: non aveva ammesso di aver copiato un esame da un compagno. E in tutto il mondo comportamenti illegittimi vengono stigmatizzati e coloro che ne abusano si devono fare da parte. Non è moralismo, è il rispetto della legalità. Nascondersi dietro alla mercificazione del corpo delle donne è un abuso al quale ribellarsi ad alta voce. Il primo ministro ha passato il segno di un comportamento degno del ruolo che ricopre e si deve fare da parte per poter consumare le sue orge da privato cittadino. Fra le varie conquiste delle donne esistono oggigiorno delle leggi che le difendono da molestie e abusi subiti sul posto di lavoro e altrove. La popolazione femminile deve farsi forte della dignità e della consapevolezza del proprio valore – senza distinzione di credo politico – per esprimere lo sdegno e ribellarsi. E come ha scritto Giulia Bongiorno: “Se credono gli uomini continuino ad ammirare il costume del primo ministro; le donne, per favore, no”.

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