La gallina dalle uova d’oro se ne va, non mi sembra Garimberti protesti
Alla fine ci riescono: “Annozero” sparisce dalla Rai I berluscones: “Il premier ora è contento”
di Carlo Tecce
E così Michele Santoro lascia
NON È PIÙ un dipendente di viale Mazzini, non è più legato a circolari, esposti, scalette. E sul contratto tra lui e La7 manca una firma: pronte due serate a settimana, informazione, approfondimenti e documentari. Lorenza Lei è riuscita lì dove Mauro Masi ha fallito (un anno fa) con una transazione diversa: più trattative riservate, meno ansia di mostrare lo scalpo. Eppure l'addio di Santoro viene più da sinistra che da destra, più dal presidente Garimberti che dal direttore generale Lei. Il giornalista ha capito che andare via era l'unica soluzione per interrompere un rapporto imbarazzante per entrambi: Annozero incatenato a viale Mazzini e viceversa per un obbligo giudiziario. Non poteva cambiare trasmissione, nemmeno la scenografia, le telecamere e le luci, così Santoro ha preferito cambiare canale. Non con l'istinto con cui si maneggia un telecomando. Il silenzio di Garimberti ha ben illustrato la posizione aziendale. Non dire nulla significa far passare l'idea che Annozero fosse l'unica prospettiva per Santoro e la sentenza di un Tribunale del Lavoro l'unica legittimità: “Non mi sembra – fa notare Marco Travaglio – di sentir strepitare il presidente Garimberti contro il fatto che la gallina dalle uova d’oro della Rai se ne va verso altri lidi”. Ecco che in serata, però, Garimberti se la cava con una massima filosofica: “Ognuno è artefice del suo destino”. Poi la lettura di Giorgio Clelio Stracquadanio, deputato bersagliere del Pdl, risulta sempre la più sfrontata: “La notizia farà felice Silvio Berlusconi”. E senza peccare in preveggenza, farà felice pure la concorrenza, Mediaset. Raidue senza Annozero è una rete dimezzata, quasi inesistente in prima serata perché infarcita di serie televisive e prodotti d'importazione. Il direttore di Rai2 aveva preparato una grafico con numeri e cifre del successo di Annozero per la conferenza stampa con il giornalista, prevista per questa mattina negli studi di via Teulada e poi soppressa per volontà del direttore generale. Ma il conduttore già pensa a una sede alternativa (e provocatoria) per incontrare la stampa.
L'inventore di Sciuscià e Samarcanda può convincere Fabio Fazio a superare quel 50 per cento, pari e patta, che tiene stretto Che tempo che fa a viale Mazzini. Il precedente di Santoro dimostra che Lorenza Lei, una donna riservata e tenace, resiste a negoziati complicati.
PIÙ CHE a cacciare i conduttori sgraditi al Cavaliere con la beffa di provocare danni erariali, il direttore generale pensa a come farli partire. Giorgio Van Straten e Nino Rizzo Nervo, consiglieri Rai di opposizione, criticano il metodo : “La risoluzione consensuale è avvenuta a totale insaputa del Consiglio di amministrazione”. Come a insaputa dei direttori di rete,
Ora tutto può succedere. Questa era solo l’anteprima, l'Annozero di viale Mazzini è appena cominciato.
2 commenti:
È un peccato per il pluralismo RAI, anche se Santoro potrà continuare ad andare in onda, su La7... senza contare la sua bella buonuscita...
Il c.c. 'animus italicus' non si smentisce mai, non resistiamo alla battuta maligna magari anche solo per amor di battuta. Però tu mi sembri, come dire, invidiosetto?
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