domenica 11 dicembre 2011

Il vice premier britannico "furioso" con Cameron


Nick Clegg, vice-premier britannico e leader dei Lib-Dem è "furioso" con il premier David Cameron per la "partita giocata male" a Bruxelles con la decisione di porre il primo veto nella storia dei rapporti tra Gb e Ue. Lo sostiene una fonte citata dal domenicale The Independent che riferisce anche del timore di Clegg che la Gran Bretagna diventi ora 'the lonely man of Europe'.

Sempre secondo la fonte vicina al vice-premier, Clegg ritiene che quello riportato a casa da Cameron dopo la maratona bruxellese sia uno "spettacolare fallimento".

"Nick - scrive The Independent citando la sua fonte - di certo non pensa che sia un buon accordo per la Gran Bretagna, per l'occupazione e per la crescita. Ci lascia isolati in Europa e va contro i nostri interessi nazionali. Il timore di Nick - aggiunge la fonte - è che diventiamo 'the lonely man of Europe' (l'uomo solitario in Europa)". E ancora: "Nick non riesce a capacitarsi che Cameron non abbia tentato di negoziare più a lungo. Nick non avrebbe condotto così la partita britannica", ha riferito ancora la fonte vicina a Clegg.

Il vice primo ministro ha poi parlato direttamente alla Bbc: "Sono amaramente deluso" dal risultato del vertice europeo di venerdì, nel quale Londra ha posto il veto al nuovo patto Ue. Clegg ha aggiunto di aver detto esplicitamente a Cameron che si è trattato di "una cattiva decisione. Ora rischiamo l'isolamento rispetto all'Europa". Una Gran Bretagna "fuori dall'Europa sarebbe considerata irrilevante da Washington e un pigmeo nel mondo, mentre voglio che resti alta e guidi il mondo"

Ma una forte maggioranza di britannici ritiene che il primo ministro David Cameron abbia fatto bene ad opporsi a un cambiamento del trattato dell'Ue al vertice di Bruxelles di questa settimana: è quanto emerge da un sondaggio pubblicato oggi dal Mail on Sunday. Il
62% di britannici sostiene la posizione del premier conservatore, mentre soltanto il 19% ha detto che Cameron ha sbagliato strategia.

Una percentuale ancora più importante, pari al 66% delle persone interpellate, ha dichiarato di volere un referendum sui rapporti tra la Gran Bretagna e l'Unione europea, come richiedono numerosi responsabili del partito Tory. Lo stesso numero di persone ritiene che Londra dovrebbe rinegoziare le sue relazioni con Bruxelles.

A questa maggioranza risponde ancora Clegg: "Non è il caso di indire un referendum sull'Unione Europea", ma Londra deve "riannodare i fili con l'Europa".

Anche due ministri affermano che il Paese "è in una cattiva posizione", e il risultato di Bruxelles è stato "deludente". Lo scrive il Telegraph. "Non critico il premier, la nostra politica è stata una decisione collettiva. Siamo finiti in una cattiva posizione", ha detto il ministro delle attività produttive, il lib-dem Vince Cable. "E' un deludente, sorprendente risultato", ha detto il ministro della Giustizia, Ken Clarke.

(11 dicembre 2011)

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