Il primo tempo di Servizio Pubblico, otto puntate in due mesi, si chiude
con il 7,6 per cento di share e 1,76 milioni di telespettatori. Non manca,
nemmeno stavolta, l’ennesimo ritardo Auditel. La società di rilevazione ha
diffuso puntualmente gli ascolti sui canali generalisti e satellitari, ma si è
confusa sui dati per le televisioni regionali, cioè l’architrave della
multi-piattaforma che regge il programma di Michele Santoro.
L’Auditel ha comunicato ai centri media che al
campione di 5 mila e 400 famiglie mancava un dato: non riuscivano a capire se
un utente (uno soltanto) avesse acceso il televisore giovedì sera. A parte
l’originale giustificazione, l’episodio conferma i difetti strutturali di
Auditel e le crisi di nervi (e di sistemi) del giovedì, all’indomani di una
puntata di Servizio Pubblico. È sempre divertente esaminare i risultati
scorporati di un gruppo di 26 televisioni regionali.
Anche se l’ottava puntata è in crescita
rispetto a sette giorni fa, il pubblico che guarda la trasmissione sul digitale
terrestre si distribuisce con strani salti, a volte alti al Nord, a volte
bassi al Sud, e viceversa. Per esempio: mentre Antenna Sicilia raddoppia i
telespettatori superando 130mila, Umbria Tv scompare passando da 22 mila a
2mila; mentre Video Calabria guadagna 20 mila utenti, Free (Friuli) ne perde 50
mila. Singolare, almeno.
Ma la credibilità di Auditel è crollata per il
doppio colpo Antritrust: istruttoria che
elenca le carenze, multa di 1,8 milioni di euro che certifica l’abuso di
posizione dominante. Servizio Pubblico, dice la società editrice, continua
la sua stagione senza subire le altalene di Auditel perché la raccolta pubblicitaria
va bene. Anche Sandro Parenzo,
editore di Telelombardia e promotore di Servizio Pubblico, conferma che le trasmissioni
andranno avanti sino a giugno. Come accadeva per Annozero.
Giovedì sera c’è stato un lungo dibattito a
distanza tra i ferrovieri disoccupati in protesta a Milano e le Ferrovie dello
Stato che promettono un impegno per il reintegro.
Ieri Antonio Di Pietro (Idv) ha scritto ai ministri Corrado Passera (Sviluppo economico) ed
Elsa Fornero (Welfare) per fare chiarezza sul destino di 800 lavoratori. Michele Santoro ha concluso il 2011 con una puntata dedicata ai giovani
precari e ai disoccupati che su internet ha scatenato varie discussioni: sul
reddito minimo garantito, sull’articolo 18, sul rilancio dopo le tasse.
Servizio Pubblico si ferma per le vacanze natalizie,
riprenderà la programmazione giovedì 12 gennaio, ma i temi lanciati in studio
continuano a vivere in rete. Lì dove Santoro ha deciso di costruire uno dei
punti di partenza del progetto di Servizio Pubblico che, come spiegano i titoli in
apertura, viene presentato dagli oltre 100 mila sottoscritti e si regge su una
multi-piattaforma che unisce e mescola internet, il digitale terrestre e il
satellite con Sky.
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