Un incontro tra il dg
Rai (con mandato in scadenza) e B.
di Carlo Tecce
Qualche giorno fa, palazzo Grazioli, mattina presto, ora di
caffè e cornetti. Di nascosto, Lorenza Lei fa visita a Silvio Berlusconi. Il direttore generale Rai preferisce la riservatezza estrema.
Non ne parla con i consiglieri di amministrazione, non ne parla con i suoi
collaboratori (a parte le smentite ufficiali), non ne parla con i parlamentari
di centrodestra. Anche perché sarà imbarazzante giustificare un incontro
segreto con l’ex presidente del Consiglio, ora soltanto capo di un partito e
proprietario di un gruppo televisivo concorrente. Un faccia a faccia in
forma privata, niente telecamere, niente politici. E l’indiscrezione dei berlusconiani
che spifferano il singolare episodio al Fatto Quotidiano. Non sarà un anno semplice, il
prossimo, per Lorenza Lei. Con il mandato in scadenza nel momento esatto in cui
viene approvato il bilancio aziendale, fine marzo o inizio giugno, il direttore
generale Rai naviga a vista senza la bussola Paolo Romani , ex ministro per lo Sviluppo
economico nel governo di Berlusconi.
E LA CACCIATA di Augusto Minzolini e i rapporti gelidi con i
consiglieri di centrodestra staccano il disco che suonava musica dolce: la
prima donna al comando di viale Mazzini, amata a destra, desiderata al centro,
adorata dal Vaticano. Tutto finito. La maggioranza politica che l’ha nominata
(Pdl e Lega) è svanita sia in Parlamento che in viale Mazzini, la rimozione di
Minzolini l’ha spinta verso l’Udc, ma Pier
Ferdinando Casini ha fatto sapere di avere idee diverse per il futuro
del servizio pubblico. Sarà curioso capire se le idee di Casini coincidono con
i progetti del governo di Mario Monti
che, su suggerimento del Partito democratico, vorrebbe commissariare la Rai con
una riforma che licenzia la legge Gasparri, vent’anni di conflitto d’interessi
e, appunto, la gestione di Lorenza Lei. Il Cavaliere aveva informato il
direttore generale tramite il suo fidatissimo consigliere Antonio Verro, ex deputato di Forza Italia e amico di famiglia dagli anni
Settanta: così ti mandiamo a casa. Senza l’ambasciatore (ex ministro) Romani,
Berlusconi ha ripetuto il giudizio negativo sul servizio pubblico guardando
Lorenza Lei negli occhi. E poi si è sfogato con i senatori del Pdl: “Il
consigliere Gorla ha sbagliato a votare per la cacciata di Minzolini, doveva
essere più coraggioso. Gli hanno inferto un colpo basso che non meritava”. L’ex
presidente del Consiglio ha intuito che, senza il presidio di palazzo
Chigi, sarà difficile controllare la Rai.
IL PRIMO GIRO di prova sarà la conferma o la
fine dell’interim al Tg1 per Alberto Maccari (dovrebbe lasciare il 31 gennaio),
imposto con una telefonata del Cavaliere, l’unico nome indicato per accettare
l'addio di Minzolini. L’informazione del servizio pubblico è
la madre di tutte le propagande che B. ha sfruttato per cinque elezioni, tre
vinte e due perse.
Dicono le fonti berlusconiane che Lorenza Lei abbia cercato di calmare
Berlusconi senza promettergli l’impossibile, ma con una garanzia ben precisa.
Un tentativo, estremo: non fare del Tg1 un telegiornale tecnico come il governo
in carica. L’avviso del Cavaliere è preciso, non contempla deroghe né scuse
postume: sarà guerra aperta (e sfiducia immediata al dg) se il prossimo
direttore del Tg1 non sarà scelto dal Popolo delle Libertà. Non sarà un anno
semplice di sicuro, il 2012, per il direttore generale. Lo sciopero dei
dipendenti Rai di giovedì ha lasciato in eredità un referendum interno sul
gradimento dei vertici aziendali. Il voto negativo sull’ex dg Mauro Masi fu il
primo segnale che la sua stagione in viale Mazzini stava per finire. Poi arrivò
Lorenza Lei, che piaceva (abbastanza, non tantissimo) a Silvio Berlusconi. Il
resto di una storia sospesa si scrive di mattina presto con il caffè a palazzo
Grazioli.
5 commenti:
Io,per non sbagliare ancora con un eccesso di fiducia, entro fine anno invio disdetta alla Rai,per l'abbonamento.Pagherò la piccola tassa che autorizzerà il sigillo dell'apparecchio.Che mi serve,senza i servizi che mi interessavano e che ora vedo su altre reti?
Fossi al posto tuo mi informerei meglio, salvo che tu abbia in casa un secondo televisore (l'abbonamento per uno vale anche per acquisti successivi), però anche qui il rivenditore è tenuto a informare la Rai del secondo o plurimo acquisto.
Non so bene ma credo che l'apposizione dei sigilli potrebbe essere fatta a tutti i televisori. Purtroppo.
http://www.associttadini.org/canonerai/index.htm
utili informazioni!
Madda
In linea con il commento Madda,completo ed esaustivo.Personalmente mi avvalgo della consulenza ADUC,alla quale sono iscritta.
Ciao ,Luigi.
Buono a sapersi, il link è il seguente: http://tlc.aduc.it/rai/comunicato/campagna+dell+aduc_14572.php
Questo è quello più specifico: http://www.aduc.it/comunicato/rai+impedisce+ai+cittadini+disdire+canone+tassa_13353.php
Auguri!
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