martedì 27 maggio 2008

ALESSANDRO PANSA - PREFETTO DI FERRO

Il 28 dicembre 2007 compariva il seguente post:

IL GIORNALE DI EBOLI (dal 1915) e IL COMUNE DI EBOLI
PREMIANO
il PERSONAGGIO DELL’ANNO 2007 nella persona del
DOTT. ALESSANDRO PANSA
PREFETTO DI NAPOLI

La manifestazione pubblica dell’8 Gennaio 2008 si terrà a Eboli nel Cinema Teatro Italia di via U. Nobile alle ore 17,30.

“ IMMIGRAZIONE E SICUREZZA “ sarà il tema trattato dal dibattito che si terrà nell’ambito della manifestazione.
Interverranno:
il dott. ALESSANDRO PANSA – Prefetto di Napoli – nostro emerito concittadino;
il dott. CLAUDIO MEOLI – Prefetto della Provincia di Salerno;
l’ avv. MARTINO MELCHIONDA – Sindaco di Eboli.
Gli ospiti saranno intervistati dal dr. ENZO TODARO Presidente Giornalisti Salernitani.
E’ prevista la presenza del Ministro dell’Interno On. Dott. GIULIANO AMATO.-
E’ gradita la sua presenza.
Eboli,lì 29 Dicembre 2007-
IL DIRETTORE IL SINDACO
Attilio Mancini Martino Melchionda

Mi veniva naturale scrivere al riguardo il seguente post.

IL GIORNALE DI EBOLI - 29 dicembre 2007
Bene, constato che è scoppiata la pace (richiamo ad un periodo di rapporti burrascosi fra l'editore del giornale online e Comune di Eboli, n.d.a.) . D'altra parte, i prodromi c'erano tutti. Sono a Lodi, non potrò essere presente.
Conosco Alessandro Pansa, anche se in modo superficiale.
Suo padre Calvino e mio padre erano dipendenti della Casa di Rieducazione per Minorenni di Eboli ed erano anche amici.
Calvino Pansa era un uomo di una signorilità unica, quella dell’animo, privilegio di pochi ed anche un uomo molto buono e tollerante, un uomo d’altri tempi.
Suo padre e Antonio "Totonno" Benincasa mi accompagnarono a Napoli il giorno della mia laurea in giurisprudenza.
Sua Madre Filomena Gammino, terrore di quasi tutti gli studenti del tempo, in realtà donna solo molto severa ma giusta e anch’essa di animo buono, fu mia professoressa di matematica al Liceo Classico E. Perito di Eboli.
Non fosse stato per la sua tolleranza e comprensione, probabilmente non sarei nemmeno riuscito a prendere la licenza liceale classica.
Ora non ci sono più.
Vorrei pregare Attilio Mancini e Benito Ingenito di porgere al Prefetto Alessandro Pansa i miei più cordiali auguri.
Luigi Morsello
Ispettore Generale dell'Amministrazione Penitenziaria

Il 7 gennaio 2008 compariva, sempre su IL GIORNALE DI EBOLI il seguente prevedibile post:
Per sopraggiunti impegni del Dott. Alessandro Pansa, Prefetto di Napoli, la prevista manifestazione e premiazione del PERSONAGGIO DELL'ANNO 2007 dell'8 Gennaio c.a. è stata rinviata a data da destinarsi
Il Direttore
Attilio Mancini

La premiazione aveva luogo il 26 aprile 2008. Di tale evento la stampa locale ha dato ampio risalto.
Anche IL GIORNALE DI EBOLI, promotore dell’iniziativa, avrebbe dovuto pubblicare un articolo, affidato al sottoscritto.
Vicende note ed estranee a questo argomento hanno impedito di procedere in tal senso.

Rimedio oggi.

La giornata odierna è particolarmente significativa, per le notizie di carattere giudiziario, che hanno lambito anche Alessandro Pansa, cui è stato notificato un avviso di garanzia.
La reazione del Prefetto Pansa è stata di assoluta serenità e tranquillità, come si conviene ad un uomo delle istituzioni.
Eccola.

«Sono convinto che gli sviluppi dell'inchiesta chiariranno la correttezza del mio comportamento - ha detto all'Ansa il prefetto Pansa -. Mi è stato notificato dalla Procura della Repubblica di Napoli un avviso di garanzia quale persona sottoposta a indagini per concorso in falso in atto pubblico, relativamente a un provvedimento da me emesso il 18 dicembre 2007 nella qualità di commissario di governo delegato per l'emergenza rifiuti in Campania. Attendo del tutto sereno l'esito degli accertamenti ed esprimo la fiducia massima nei confronti della magistratura».

Così deve reagire un uomo delle istituzioni.
Non posso che testimoniare totale solidarietà al Prefetto Pansa, che da uomo delle istituzioni accettò senza fiatare la destinazione alla bollente Prefettura di Napoli e con altrettanto spirito di servizio la nomina a commissario straordinario all’emergenza rifiuti per soli sei mesi, un periodo di tempo risibile per una emergenza che dura da 15 anni, un vero ossimoro.
Nell’aspetto Alessandro Pansa richiama il volto della madre Filomena, dalla quale ha ereditato il rigore morale e la durezza di carattere (nella madre solo apparente).
Il padre Calvino era un autentico gentiluomo, un uomo d’altri tempi.
Vincenzo Mottola, intervenuto alla premiazione, ha riferito un episodio, raccontato anche a me, di grande sensibilità umana di Calvino Pansa, che, avendo venduto al Mottola un appartamento, paganto non totalmente per contanti, ogni volta che il Mottola gli consegnava il rateo del pagamento per la somma residua, si preoccupava di chiedergli se ne avesse bisogno per sé e la propria famiglia, in tal caso di non preoccuparsi e di rinviare il pagamento al mese successivo.
L’incredibile è che si trattò di un impegno sulla parola, impensabile al giorno d’oggi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai fatto bene a ricordare figure di un passato in cui avevano valore la rettitudine, la comprensione, il rispetto di sé e degli altri, il senso dell'onore. Ce n'erano, di persone così, e per fortuna le abbiamo conosciute, ma appartenevano ad una razza, temo, in estinzione.
rossana

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Caro Dottore, condivido il suo pensiero e le sue parole sul prefetto Pansa.
Roberto Ormanni