domenica 14 marzo 2010

Feltri: "Fini prepara un gruppo per mangiarsi il Popolo delle libertà"


Sarebbe in dirittura d'arrivo, con una data di 'debutto' del tutto particolare - il primo aprile - ma assolutamente da prendere sul serio, la 'rispostà' di Gianfranco Fini ai Promotori della Libertà, i 'fedelissimI' di Silvio Berlusconi dentro il Pdl. Ad annunciarlo è un editoriale a firma di Vittorio Feltri oggi su Il Giornale che avverte come il "venticello" che sta tirando dentro il partito di centrodestra possa all'improvviso trasformarsi in tempesta. A stretto giro, però, arriva la replica dell'entourage del presidente della Camera attraverso un corsivo sul sito di Fare Futuro firmato dal direttore Filippo Rossi: "E' nato il giornalismo da Maga Magò".

"Manca solo la denominazione, tutto il resto è ben delineato, quasi pronto" scrive il direttore assicurando che "nascerà, scherzi a parte, il primo aprile prossimo, il nuovo gruppo politico di Gianfranco Fini". Una decisione che, secondo Feltri, chiarirà "finalmente le cose" e farà capire "quale sia il destino del Popolo della libertà oggi attraversato da un venticello che minaccia di diventare una bufera. Berlusconi - ricorda - quatto quatto ha fondato i Promotori della Libertà per dare una scossa al pachiderma sorto dalla fusione tra Forza Italia e Alleanza nazionale, e il presidente della Camera, rompendo gli indugi, fonda un plotone sul versante opposto che rimarrà, almeno per ora, all'interno del partito di maggioranza relativa".

"Sia la formazione berlusconiana sia quella finiana - prosegue Feltri - sono le prove viventi che il matrimonio recentemente celebrato tra gli ex fascisti e il movimento plastificato del Cavaliere è uscito bianco, come il melone della vecchia canzoncina". E anche se "i coniugi non ammettono di essere separati in casa dove però volano piatti e bicchieri" che prima gli altri "fingevano di non udire", ora i due - "screzio dopo screzio", "baruffa dopo baruffa" - forse ammettono che "stavano meglio quando stavano peggio".

Il progetto di Fini viene definito "non stupido" da Feltri che parla di un "piano che prevede la costituzione di un nucleo di 50 unità in grado di coordinarsi col capo e di mostrare capacità decisionali e organizzative" attendendo una seconda fase in cui aggregherà a sè i "soggetti smarriti" del 'condominio chiassoso del Pdl'. "Per non destare sospetti" mentre si accinge comunque "a conquistare le leve del comando", scrive ancora Feltri, la missione iniziale sarà di tipo culturale riunendo persone "con ideali affini, che si riconoscono in una destra laica ma non troppo, progressista, ma non troppo..." che vada oltre a Farefuturo (che Fini, secondo il direttore del Giornale, non considera più sufficiente come gruppo di pressione). Insomma, la risposta di Fini a Berlusconi è in cantiere, c'è. E Feltri conclude rivolgendosi proprio al presidente del Consiglio: "uomo avvisato, mezzo salvato".

La risposta. Secondo Filippo Rossi, evidentemente, Feltri s'è inventato tutto. Da qui il paragone con la famosa fattucchiera di Walt Disney: "A questo punto Feltri potrebbe cambiare nome al quotidiano che fu del grande Indro Montanelli. Potrebbe chiamarlo direttamente 'Gazzetta del profeta'... Oggi è nato ufficialmente un tipo di giornalista tutto nuovo: bravissimo, non c'è che dire. Impeccabile nei suoi racconti, preciso nei particolari. Un giornalista che si vanta di essere un cronista, che svela retroscena, che riesce a mettere in relazione avvenimenti che agli occhi dei più appaiono distinti e separati". In sostanza: quello che racconta Feltri è solo nella sua fantasia e, ormai, il direttore del Giornale scrive dopo aver consultato "la sua personalissima sfera di cristallo".

(14 marzo 2010)

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