domenica 9 maggio 2010

LE NOVECENTO SCHIAVE DI PADRE MACIEL

MARCIAL MACIEL

Il fondatore dei Legionari di Cristo sottraeva beni alle sue “religiose”

di Miguel Mora

Dopo la condanna vaticana di Marcial Maciel, l’annuncio della rifondazione dell’ordine e il commissariamento dei Legionari di Cristo da parte di papa Benedetto XVI, continuano a trapelare particolari sull’indagine condotta negli ultimi 10 mesi ad opera di cinque inviati pontifici.

Secondo quanto pubblicato dal giornale messicano Milenio, nel corso dell’inchiesta condotta in Messico il Vaticano ha scoperto che Maciel – poligamo e pedofilo, morto nel 2008 – aveva creato una congregazione femminile senza l’avallo di Roma, composta da 900 giovani che vivevano in condizioni di “virtuale schiavitù”. Il quotidiano afferma che le “religiose” al loro arrivo venivano isolate e potevano fare visita alla famiglia solamente per 15 giorni ogni sette anni e ricevere una telefonata al mese. I genitori potevano andarle a trovare una volta l’anno. Le donne, che appartenevano al ramo laico dell’ordine, Regnum Christi, venivano reclutate tra le famiglie ricche di Spagna, Messico, Stati Uniti, Francia, Italia, Germania e Nuova Zelanda.

Le novizie dovevano essere “donne sorridenti, di buone maniere, di bella presenza e di modesta formazione culturale e religiosa”, ha scritto il giornale. Tra i loro doveri c’era quello di “non criticare” mai le decisioni dei responsabili dell’ordine e di riferire ai superiori se qualcuna lo faceva. Secondo Milenio, 15 anni dopo aver preso i voti tradizionali – che comportavano la castità, l’obbedienza e la povertà – erano obbligate a consegnare metà dei loro beni e dopo 25 anni la totalità dei loro beni. Inoltre, sempre secondo il quotidiano messicano, “in occasione del compleanno di Maciel, cioè a dire ogni 10 marzo, venivano sollecitate a fare un dono in denaro che consisteva in un assegno di 250.000 dollari”.

Le indagini hanno portato alla luce altri terribili fatti avvenuti all’interno dell’ordine. Il vescovo messicano di Tepic, Ricardo Watty, uno dei cinque prelati che hanno indagato sui Legionari di Cristo, ha rivelato di aver consegnato al Papa la documentazione relativa ad un gruppo di legionari che avevano subito abusi sessuali da parte del fondatore della Legione e ha aggiunto che probabilmente Benedetto XVI incontrerà le vittime. Il vescovo Watty ha dichiarato al canale televisivo Televisa: “Nella personalità di padre Marcial ci sono molti elementi che hanno influenzato [i sacerdoti e i membri del movimento]. Di tutto questo bisogna liberare la Legione. Sono persone buone, ma avvolte in una cappa di dannazione e malvagità”. Lo scandalo degli abusi sessuali non cessa di arricchirsi di nuovi episodi in ogni parte del mondo. Proprio ieri Ratzinger ha accettato le dimissioni del vescovo irlandese Joseph Duffy, che, stando a quanto reso noto dal Vaticano si è reso colpevole di aver coperto abusi sessuali su minori ad opera di sacerdoti.

Le dimissioni sono state ufficialmente attribuite a ragioni di età in quanto Duffy ha compiuto 76 anni. Il Papa ha la facoltà di accettare o meno le dimissioni per ragioni di età. Sono già quattro i vescovi irlandesi dimissionati dopo la pubblicazione dei due rapporti ufficiali – il Rapporto Ryan e il Rapporto Murphy – che hanno rivelato che in Irlanda nell’arco di 70 anni centinaia di bambini hanno subito abusi sessuali da parte di sacerdoti.

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