AMEDEO LA MATTINA
A Fabio Granata non piace il «minuetto delle colombe» finiane di fronte all’attacco sferrato da Berlusconi a Fini. E fa un ragionamento che lo porta a dire quello che può suonare una bestemmia o una profezia: un’alleanza elettorale Fini-Vendola, addirittura un ticket per la premiership.
Come fa ad immaginare un’intesa del genere?
«Questa potrebbe essere l’extrema ratio di fronte ad una rottura traumatica del centrodestra. Se Berlusconi dovesse portarci alle elezioni con questa legge elettorale, allora sarebbe giocoforza sperimentare alleanze inedite. Per prima cosa è auspicabile che si ricomponga la frattura tra Fini e Berlusconi, mettendo fine alla vergognosa manovra contro la terza carica dello Stato e trovando un patto programmatico per il resto della legislatura. E’ un’ipotesi che ritengo difficile da realizzare. La seconda ipotesi è che non si vada ad elezioni e si riesca a dare vita ad un governo diverso che riscriva il sistema elettorale. Berlusconi farà di tutto per impedirlo perchè con le attuali regole del gioco il Cavaliere potrebbe conquistare il premio di maggioranza e con il 40-45% dei voti controllare il Parlamento. E noi che facciamo, andiamo da Berlusconi con il cappello in mano per chiedergli 30 seggi? Sarebbe il massacro di Fini. Allora meglio giocare in campo aperto, tentando la strada del governo tecnico con la garanzia di Napolitano di poter fare la riforma elettorale. Oppure si va subito a elezioni con una lista Fini alleata con l’Udc, l’Api e l’Mpa di Lombardo. Ma io non voglio stare 5 anni all’opposizione. Per questo non escludo un’intesa anche con la sinistra e con Vendola».
Sarebbe un’armata Brancaleone. Che tipo di programma comune potreste fare con la sinistra di Vendola?
«Guardi che Fini è molto gradito a sinistra. E’ un politico trasversale, capace fuori dal Palazzo, di mettersi alla testa di una rinascita nazionale. Fini-Vendola secondo me vincono perchè la gente è molto più avanti di quello che si pensa. Non ci sono altre attrattive serie. C’è una vasta area di opinione che ha votato a destra e che non vuole che Berlusconi ritorni a Palazzo Chigi o magari vada al Quirinale. Sono saltati gli schemi destra-sinistra. E poi cosa ci divide dalla sinistra e da Vendola sulla legalità, il contrasto alle mafie, la cittadinanza, l’immigrazione, la coesione sociale, i problemi del Mezzogiorno, l’evasione fiscale, il federalismo solidale?».
Sono idee che fanno deflagrare Futuro e Libertà.
«Ai miei amici definiti colombe dico: se si va a votare con questa legge elettorale, cosa facciamo, andiamo da Berlusconi con il cappello in mano e molliamo Fini? Futuro e Libertà non un fine ma un mezzo».
Ma lei immagina proprio un ticket Fini-Vendola?
«Non sarebbe necessariamente Fini il candidato premier. Nel prossimo Parlamento si eleggerà anche il capo dello Stato».
Nessun commento:
Posta un commento