domenica 14 novembre 2010

Donne contro


SILVIA TRUZZI

Arimo: un momento di tregua da culi, tette, minorenni, maggiorate, augurandoci che l’agonia di un governo capace di produrre solo squallori (privati) e (inerzia) pubblica non si trasformi nell’attesa di Godot. Intanto a Berlino due signore si accapigliano su questioni meno sguaiate ma un po’ datate. Sono Kristina Schröder, ministro per la Famiglia e Alice Schwarzer, intellettuale e femminista, autrice del libro “La piccola differenza e le sue grandi conseguenze”. Tema: il rifiuto della relazione uomo-donna è la soluzione all’ineguaglianza tra i sessi. E poi: il rapporto eterosessuale è impossibile senza soggiogare la donna.

Il giovane ministro, 33 anni appena, non è affatto d’accordo: “Il femminismo almeno in parte ha sottovalutato che la coppia e i figli portano felicità”. Fuoco, fiamme e fumi di sdegno. La leader verde Renate Künast dice che le sue parole sono “crude e antiquate”. Da sinistra Katja Kipping spiega che il problema non è “odiare l’uomo ma combattere le strutture patriarcali”. La Schwarzer, 67 anni, ha fondato una rivista femminista che si chiama “Emma”: speriamo che non s’ispiri alla madame flaubertiana, icona di inconsistenza, non certo di libertà (in caso, viva solidarietà a Charles Bovary, medico di campagna). E in un’intervista allo “Spiegel” non si dà pace: come non vedere che le donne sono vittime di sopraffazione da parte dei maschi? Non si sa perché, ma questi argomenti provocano affermazioni apocalittiche, estremismi di vario genere e poca cautela. Premesso che “il problema non è odiare l’uomo” (sospiro di sollievo), si può seriamente sostenere che “la coppia e i bambini portano alla felicità”? O “il rapporto eterosessuale (brividi) esiste solo se la donna è soggiogata”?

Non si riesce a tifare per nessuna. Ecco perché. Il modello patriarcale non è più un valore assoluto nel mondo occidentale. La formuletta perbene “matrimonio + figli” non ha senso se è uno scopo; ugualmente lo slogan “matrimonio = prostituzione legalizzata” è polveroso e ridicolo. La famiglia borghese non è l’unico schema da tempo, anzi è piuttosto in disgrazia. Si potrebbe affrontare la questione con meno fanatismo, meno certezze che ci siano regole vere per tutti. Dogmi, no: non ci sono più. Ci sono esseri umani autonomi e per fortuna molti meno condizionamenti: maschi e femmine sono più liberi. Il che però non è soltanto un bene. Il relativismo esistenziale (e sentimentale) è ormai un imperativo: ma induce più che a vivere a balbettare i giorni. A rimandare in continuazione l’esistenza a un dopo che si presume comunque migliore. A non individuarsi come persone che sanno fare scelte consapevoli. I trentenni si dicono: “Oggi sono molto innamorato di te” (sotto testo: domani non vale). Roberto Vecchioni ha intitolato la canzone che porterà a Sanremo “Chiamami sempre amore”. Domanda: accanto a chi vorreste svegliarvi, oggi?

2 commenti:

Francy274 ha detto...

Che articolo strampalato. Non l'ho capito, l'assurdo mi è inconcepibile. Tra non molto si pretenderà l'abolizione del sesso anche come fine alla riproduzione.
Un "plachiamoci tutti" sarebbe la sana regola da adottare in questo periodo storico privo di una corrente di pensiero che prosegua nell'evoluzione mentale.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

SILVIA TRUZZI E' UNA (BRAVA) GIORNALISTA DEL FATTO, CHE HA ANCHE UN BLOG. QUESTO E' UN POST DAL SUO BLOG. NON E' STRAMPALATO IL POST MA SEMMAI LA PRESA DI POSIZIONE DELL'INTELLETTUALE FEMMINISTA (Alice Schwarzer) E LA REAZIONE DELLA LEADER VERDE (Renate Künast). LA CACOFONIA AUMENTA QUANDO LA POLITICA DI SINISTRA (Katja Kipping) SI SCAGLIA CONTRO LE STRUTTURE PATRIARCALI. LE STRUTTURE PATRIARCALI? NE ESISTONO ANCORA IN GERMANIA? ECCO PERCHE' VI HA ALLIGNATO IL NAZISMO. IO SPOSO (!) LA TESI DELLA MINISTRA! ;-)