L'ho già detto, lo ripeto e non mi stancherò mai di farlo. Le trattative e gli accordi sindacali possono mettere in discussione tutto ma non
Gli accordi che
L’art. 40 della Costituzione afferma che lo sciopero è “un diritto individuale ad esercizio collettivo”. Significa che la decisione di scioperare o meno è una decisione individuale che ogni lavoratore deve poter prendere in piena e assoluta libertà. L’intesa di Mirafiori, che obbliga ogni dipendente a firmare un accordo in cui si impegna a non scioperare contro l’accordo stesso o contro qualche sua parte, viola
Così, oltretutto, si sostituirà alla elezione diretta e democratica una burocrazia sindacale nominata dall’esterno che nel medio e lungo periodo finirà per avere costi costi sull’azienda e ne indebolirà anche l’autonomia, perché sarà vincolata agli apparati sindacali. Sarà un bel danno per tutti, anche per la democrazia italiana di cui l’autonomia del sindacato è stata un pilastro. Questa geniale trovata di Marchionne e della Fiat non solo fa a pugni con
Oltre alla Costituzione, peraltro, l’accordo viola anche il codice civile e le normative europee consolidate. L’art. 2112 stabilisce che, in caso di cessione d’azienda, il passaggio dei lavoratori da un’azienda all’altra deve essere diretto. A Mirafiori invece, i lavoratori dovranno essere riassunti uno per uno e lo saranno solo se firmeranno l’accordo. A casa mia questo vuol dire violare la legge.
Ma se io dico queste cose, se difendo la legge e
Ma scusate tanto, che c’azzeccano in questo caso il comunismo e la sinistra del ‘900? Io non entro nel merito degli accordi sindacali, difendo il confine invalicabile e sacro della Costituzione repubblicana. Casomai dovrebbero accusarmi di essere settecentesco, perché i princìpi a cui mi rifaccio sono quelli della Rivoluzione francese, “Libertà, fraternità, uguaglianza”, e la mia bussola è la convinzione secondo cui la libertà non può essere messa a disposizione del mercato. Questo principio non è né comunista né di sinistra: è il presupposto delle Costituzioni repubblicane. Di tutte e anche della nostra.
Invece la società globale con questo discorso c’azzecca eccome. Di Vico dice che un operaio libero e con dei diritti che l’azienda deve rispettare costa più di uno schiavo senza diritti. Ma questo che significa? Che in nome della società globale dobbiamo entrare in competizione con
Caro Di Vico, scusa tanto ma la strada è un’altra. La modernità di cui tanti cianciano dalla mattina alla sera non vuol dire tornare al passato, a quando le Costituzioni ancora non c’erano e i diritti non esistevano. Vuol dire inventarsi un modello costituzionale che sia pure competitivo con quello schiavistico dei regimi. E chi l’ha detto che non si può fare?
Dire che c’è uno scontro fra una sinistra che è ferma al ‘900 e una destra moderna significa raccontare una favoletta buona per incantare la gente e fare accettare quello che è inaccettabile. Lo scontro è fra un’imprenditoria che non è più capace di costruire macchine, e quindi di venderle, e tutte le forze democratiche che dicono a quegli imprenditori: “Se non siete capaci di costruire e vendere macchine non ve la potete cavare invocando il regime. Dovete saper fare voi il vostro lavoro. Dovete trovare una soluzione passando per la via maestra della ricerca, dell’innovazione e degli investimenti”.
La Fiom è una di queste forze, una delle principali e quella oggi presa più direttamente di mira. Ma quello che accade alla Fiom non è un caso isolato o estremo. E’ la punta di un iceberg che riguarda l’intero assetto democratico in questo paese. Oggi Maurizio Landini e
Nei prossimi giorni incontrerò Landini per concordare la costruzione di un fronte di resistenza che duri nel tempo e per far prevalere le proposte dell’Idv sulla revisione democratica della rappresentanza nel mondo del lavoro.
Ma per costruire insieme questa resistenza dobbiamo anche sbugiardare la grande menzogna che
domenica 2 gennaio 2011
Gli accordi della FIAT violano la Costituzione repubblicana
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
I contratti di lavoro, inoltre, possono subire variazioni solo se migliorative rispetto al preesistente.
Stano creando una nuova forma di schiavismo.
Si chiama divieto della 'reformatio in pejus'. Stanno facendo crollare tutto.
Posta un commento