Tutti contro Monti. A
incalzare il professore non sono solo i suoi sostenitori in Parlamento, ma
anche gli oppositori del governo. Così alla vigilia del consiglio dei ministri convocato per impostare
la «fase 2» si vede sullo sfondo Berlusconi che proclama ai suoi di essere ancora in pista e
subito si levano le voci dei «pidiellini critici» con il governo Monti. Il
deputato del Pdl Guido Crosetto è quello che ci va giù duro.
Obiettivo: i tecnici del governo Monti. «Il danno che possono fare al Paese
intellettuali, burocrati, tecnici vari e professori, che non conoscono
minimamente la realtà sociale ed economica del Paese, che non hanno mai visto
un'impresa artigiana o una cascina che non fosse trasformata in agriturismo a
cinque quelle, che non sanno cos'è una ricevuta bancaria, un insoluto, che non
hanno mai discusso con un fornitore, un cliente, un direttore di banca o non
hanno mai incrociato un funzionario Asl, Arpa, Inps, dell'ispettorato del
lavoro, di Equitalia è incalcolabile e inimmaginabile». Poi aggiunge: «Chi
pensa che l'Italia possa trasformarsi in un mese nella Germania attraverso
ricette standard e teoriche consigliate da svedesi, finlandesi o funzionari
Bce, rischia lo stesso risultato di un intervento chirurgico giusto e perfetto
su un paziente debilitato».
CICCHITTO -
Sulla stessa lunghezza d'onda Fabrizio Cicchitto. Il capogruppo Pdl alla Camera, di
fronte al gran parlare di futuri scenari che vedano come protagonisti i
ministri dell'esecutivo tecnico (un nome per tutti, Corrado Passera), mette le
mani avanti: «Nessun ministro usi il governo per montare o smontare operazioni
e schieramenti politici». E pone tre condizioni: «Che dopo una durissima
manovra che ha forti elementi restrittivi seguano consistenti operazioni
funzionali alla crescita, che i processi di liberalizzazione e di
privatizzazioni non si risolvano in piccole operazioni punitive ma riguardino
una serie di grandi e impegnative questioni (trasporti ferroviari, energia,
autostrade, poste, acqua, aziende e servizi pubblici locali, la vendita di
partecipazioni mobiliari non strategiche e di larga parte del patrimonio
immobiliare)».
GASPARRI - Anche Maurizio Gasparri vuole essere chiaro: «Sosteniamo il
governo Monti per un'opera di risanamento economico sempre più complessa, vista
la crisi internazionale. Ma riteniamo che i temi della politica, della riforma
elettorale, della riforma costituzionale, debbano essere competenza dei partiti
politici». Orizzonti limitati, dunque: «Sarebbe ben strano se un governo
tecnico si intromettesse, anche attraverso suoi esponenti, in queste vicende. E
l'iperattivismo di alcuni potrebbe causare tensioni con conseguenze dannose e
sconsigliabili. Il governo si limiti ai compiti per il quale è nato e per i
quali ha ottenuto la fiducia. Alcuni protagonismi possono causare solo danni. E
non ci riferiamo, ovviamente, al presidente Monti».
CASINI -
A difendere Monti è rimasto Pier
Ferdinando Casini e il Terzo polo: «È surreale come la politica si comporti
nei confronti del Governo Monti», posta su Facebook il leader Udc. «Leggendo i
giornali – scrive Casini - sembra che molti, scampato il pericolo, siano pronti
a riprendere le vecchie abitudini. Ma il pericolo è più che mai davanti a noi
e, se non cancelliamo le vecchie abitudini, potrebbe travolgerci». Come sia
sia, non aveva visto male Monti quando - nel giorno della approvazione della
manovra al Senato - aveva bacchettato i partiti, che nei colloqui privati
mostrano grande appoggio e incoraggiamento al governo e in pubblico piantavano
paletti e ponevano veti. Il partito centrista muove anche sulla scacchiera
siciliana: l'Udc siciliano ritira il suo assessore dalla giunta Lombardo e
chiude la collaborazione con il Presidente della regione.
GLI ALTRI -
«La fase 2 annunciata dal governo deve partire proprio dalla lotta alla
corruzione, che brucia decine di miliardi ogni anno», ha detto il presidente
dei deputati Idv, Massimo Donadi. Critico Nichi Vendola: «Il governo Monti ha straordinarie
personalità. Io stimo il ministro Riccardi, antitesi al razzismo di Stato che è
durato per 15 anni. Apprezzo Profumo. È un governo costruito reclutando
eccellenze, differente dalla realtà delle olgettine. Io non scorgo però in
Monti l'elemento di discontinuità da Tremonti perché penso che si metta sempre
il carico fondamentale sui ceti medio bassi», ha detto il leader di Sel.
CALDEROLI «Caro Silvio collabora con la giustizia del popolo, pentendoti e
staccando la spina al governo, solo così ti verranno applicate le attenuanti
generiche e potrai essere "indultato" ma solo se le prossime elezioni
politiche si terranno nel 2012». - Le
voci battagliere del Pdl continuano a non bastare alla Lega che punta il dito
su Berlusconi: «Monti vada in vacanza e rinunci ad ogni ulteriore Consiglio dei
Ministri, visto che dopo ogni seduta del cdm il Paese sprofonda sempre di più
verso il disastro», tuona il coordinatore delle segreterie del Carroccio, Roberto Calderoli, che invoca anche «un tribunale del popolo» per giudicare
«questo Governo che ha ridotto in miseria i cittadini». Ma - dando per scontati
i toni da opposizione utilizzati contro l'esecutivo - l'affondo più duro è per
il Cavaliere: «Berlusconi predica bene, considerato il suo giudizio critico
sulla manovra, ma razzola male, perché questa manovra killer l'ha votata lui e
quindi è un complice di Bersani, Casini e Monti».
Redazione Online27 dicembre 2011
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