Le promesse di Monti
sugli sprechi: nell’opinione pubblica c’è un allarme giustificato
di Stefano Feltri
Si informerà, assicura. Poi, forse, prenderà provvedimenti. Come
fa sempre quando non ha una posizione già definita, il premier Mario Monti prende tempo, si riserva di
approfondire. Anche quando l’argomento è già stato sviscerato dagli articoli di
giornale.
Il tema è questo: si può tagliare finché si vuole la
spesa pubblica e dare un’immagine di calvinista austerità, ma se la casta
prospera come prima, il danno alla credibilità dell’Italia e del governo non è
meno grave del segnale che arriva dallo spread.
“Ringrazio per la segnalazione perché ci sono motivi di grande
allarme”, risponde così alla domanda del Fatto Quotidiano durante la conferenza stampa di fine
anno di ieri pomeriggio.
La segnalazione è la seguente: soltanto nell’ultima settimana,
come raccontato dal Fatto, almeno tre scandali denunciano come sprechi
indifendibili stiano minando la credibilità di ogni proclama sui tagli di
spesa.
Primo: i 14 assessori regionali del Lazio
che, grazie a un blitz notturno, riusciranno ad andare in pensione a 55 anni,
alla faccia dei normali lavoratori rassegnati ad aspettare i 67.
Secondo: i gruppi che gestiscono le lucrose
slot machine di nuova generazione potrebbero avere nuove licenze gratuite,
uno spreco di gettito analogo a quello (forse evitato) della gara per le
frequenze tv.
Terzo: l’Agenzia del Territorio guidata da Gabriella Alemanno, un pezzo del
ministero del Tesoro cui è affidata la cruciale riforma del Catasto voluta da
Monti, rimborsa note spese tanto colossali quanto discutibili.
Il fattoquotidiano.it pubblicherà online oggi pomeriggio
tutte le carte, dove si scoprono spese
poco giustificabili per un ramo della pubblica amministrazione che
dovrebbe occuparsi di censire e tassare gli immobili e di combattere l’evasione
fiscale.
Ci sono per esempio 21 mila euro di calendari per il 2012, 42 mila euro per sponsorizzare CortinaIncontra, la manifestazione dei
coniugi Cisnetto, 984 euro di “pop corn e bibita” (in un giorno solo), migliaia di euro di gioielli (bracciali in pietre dure, gemelli d’argento, una sciarpa di
seta con perle) per spese di rappresentanza.
IN CONFERENZA stampa c’è tempo giusto per un
esempio: l’Agenzia del Territorio, che risponde direttamente a Monti in quanto
ministro del Tesoro, ha speso 3240 euro per “uova di struzzo
decorate e personalizzate secondo vs indicazioni”, cioè con le mappe del Catasto, da
regalare a Natale 2010.
Monti reagisce con
una battuta:
“Sono molto interessato a questa cosa delle uova di struzzo decorate, sulle
quali porrò la mia attenzione. E credo che l’aspetto della decorazione non sia
sostanziale. È il concetto di uova di struzzo che mi preoccupa, perché la
politica di questo governo non è quella della struzzo”.
Sempre serio, precisa subito: “Scherzi a parte, ringrazio per la
segnalazione, guarderò anche gli altri due casi segnalati. Ha ragione, mi
sembra che siano motivi di grande allarme per l’opinione pubblica”.
Per la cronaca:
l’Agenzia del territorio fa sapere che le uova servivano per attività di
rappresentanza in Paesi come Cina e Russia cui l’Italia sta vendendo “
il proprio know-how sul Catasto”.
Molte delle promesse iniziali del governo in
materia di costi della politica sono state annacquate dai passaggi
parlamentari, come l’abolizione delle Province (che per almeno un anno sopravviveranno
tranquille) o il taglio degli stipendi dei
parlamentari,
rimandato a quando un’apposita commissione avrà calcolato le medie europee a
cui uniformarsi.
Il termine previsto del 31 dicembre difficilmente sarà
rispettato.
Ma il premier rivendica
di essere riuscito a fare comunque qualcosa, tipo la rinuncia simbolica (ma
anche concreta) allo stipendio da presidente del Consiglio: “Ci sono state varie manifestazioni
di auto-contenimento non dovute e ho visto anche non apprezzate”.
Secondo punto a
favore del premier,
quello sulla comunicazione dei conflitti di interesse all’Antitrust (secondo la
legge Frattini) che Monti aveva assicurato: “Il termine è quello dei 90 giorni
previsto dalla legge, sarà rispettato”.
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