Le cose dette dal premier nel video pubblicato da Repubblica.it non gli sono piaciute. E lo fa capire in modo esplicito. Per Gianfranco Fini la riforma della giustizia non deve "penalizzare la magistratura". "Non vuol dire - ha detto il presidente della Camera - che tutti i magistrati sono eccellenti servitori dello Stato. Ce ne sono alcuni che, come in altre categorie, hanno dei difetti. Ma non si può e non si deve in alcun modo pensare di dar vita a una riforma della giustizia che parta dal principio che si deve punire o penalizzare la magistratura italiana".
Poi un monito al premier sulle prospettive dell'esecutivo e della maggioranza. "Siamo fedeli al patto sottoscritto con gli elettori quando abbiamo vinto le elezioni con il Pdl - dice in un intervento telefonico a un convegno della sua area in corso a Salerno, alla presenza del capogruppo di Fli alla Camera Italo Bocchino -. A condizione però che il programma venga scritto e declinato in tutte le sue parti e non venga invece dimenticato o tradito in alcune di esse". E, comunque, "nei prossimi mesi gli italiani verificheranno se la politica è fatta di personalismi, polemiche, dossier che avvelenano il vivere civile o risponderà alle esigenze degli elettori".
Manifesta invece molto ottimismo il premier Silvio Berlusconi, che nel suo intervento telefonico alla festa del Pdl 'Viva l'Italia', promossa dalla deputata Nunzia Di Girolamo, afferma: "Sono ottimista, sicuro che le divisioni saranno superate dalla volontà di tutti e dalla lealtà al voto che ci hanno dato gli italiani e andremo avanti con una forte maggioranza".
Fini e Fli: "Grande voglia di rinnovare". Nel suo intervento telefonico l'ex leader di An sottolinea anche l'importanza e il ruolo di Fli: "Abbiamo una grande voglia di rinnovare la politica e dopo gli ultimi vent'anni bisogna resistere alle difficoltà ed affermare le nostre idee". Perché nella sfida lanciata con la nascita di Futuro e Libertà, "ce la faremo, non ho dubbi". Poi, sottolinea il presidente della Camera, "chi aderisce al movimento finiano ha messo in chiaro di fare politica non certo per interessi di parte o addirittura di carattere personale. E' la più bella garanzia che possiamo offrire alla gente. Io sono convinto che con l'entusiasmo, con la pulizia delle idee, con la onestà dei comportamenti, con la coerenza delle azioni, in tempi brevi avremo ancora maggiori soddisfazioni".
Secondo Fini il centrodestra è "fin troppo attento alle esigenze e alle richieste di un partito, la Lega" e "in molte circostanze sembra dimenticare che buona parte del suo consenso arriva dal sud, dal meridione". "Stando agli impegni presi dal presidente Berlusconi nel discorso programmatico alle camere", continua Fini, il meridione "deve tornare a essere al centro dell'agenda politica. Ma occorre aspettare che alle buone intenzioni seguano fatti concreti e stanziamenti". A giudizio del fondatore di Futuro e Libertà "è sacrosanto ricordare che servono le infrastrutture per il sud", ma non va dimenticato che "in questi mesi i fondi Fas sono stati considerati un salvadanaio a cui attingere per far fronte alle tante emergenze che l'Italia di volta in volta doveva affrontare". Fli, garantisce Fini, sarà "in prima linea per garantire il riscatto del sud, per garantire che i giovani abbiano finalmente la possibilità di esprimere le loro capacità. Credo sia una emergenza drammatica la disoccupazione, specie nel meridione".
Parole commentate con durezza dal ministro delle Infrastrutture ed ex An Altero Matteoli: "Dalle dichiarazioni di Fini che ho letto oggi, a mio parere ci sono due atteggiamenti diversi, dentro e fuori dall'area parlamentare. Questi distinguo - ha detto Matteoli - non ci possono essere. O si sta nel governo o non ci si sta. Berlusconi non ha la pazienza di farsi logorare e noi non possiamo chiedergli di averla. Se c'è un atteggiamento serio si va avanti, altrimenti c'è chi si fa carico di far cadere tutto e bloccare tutto per la campagna elettorale. E questo l'italia non se lo può permettere".
Berlusconi: "Fli non dimentichi gli impegni". Il premier richiama i finiani agli impegni assunti con gli elettori: "Noi rispettiamo le scelte di quelli che se ne sono andati ma chiediamo loro di non dimenticare che sono stati eletti con il Pdl e sotto l'insegna 'Berlusconi presidente'. E' un impegno che hanno preso con gli elettori e che sono certo non dimenticheranno e si impegneranno per realizzare il programma. Se si comporteranno così andremo avanti".
Nessuno spiraglio invece con l'opposizione: "Se l'opposizione vuole continuare a comportarsi in modo aggressivo e insultante, diremo: peggio per loro", dice il premier. "Vorrà dire che confermano che non diventeranno mai una forza di sinistra democratica e continuando così non saranno mai seria alternativa di governo. Anche nei giorni scorsi in Parlamento hanno solo sfogato la loro rabbia". Berlusconi si dice ampiamente fiducioso per i "numeri larghi" con i quali ha ottenuto la fiducia in Parlamento.
Farefuturo all'attacco. Su Ffwebmagazine, periodico online della fondazione, il direttore Filippo Rossi si rivolge a chi sogna una destra "diversa". "Una destra - spiega Rossi - centrale e democratica, costituzionale e istituzionale. Garbata, perché no. E anche tradizionale. E morale". "Battete un colpo per evitare che, ancora una volta, questa destra normale e maggioritaria, questa destra senza paure, si debba vergognare di una classe dirigente che agisce 'in nome e per conto' senza averne nessuna legittimità", scrive. E quindi, conclude il direttore, "battete un colpo adesso, per evitare che ancora una volta questa destra profonda debba scegliere tra due alternative: quella di starsene a casa per impotenza o quella di essere schiacciata a sinistra per la disperazione".
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