domenica 1 giugno 2008

STING "FRAGILE"

Luigi Morsello
STING

"On and on the rain will fall,
like tears from a star...
on and on the rain will say
how fragile we are..."

TESTO ITALIANO

Se il sangue scorrerà, quando la spada incontrerà la carne,
seccandosi al sole della sera,
la pioggia di domani laverà via le macchie Ma qualcosa rimarrà per sempre nelle nostre menti
Forse questo ultimo atto è destinato
a ribadire una fondamentale verità:
che dalla violenza non può
e non è mai potuto nascere nulla
Per tutti quelli nati sotto una stella arrabbiata
per paura che ci dimentichiamo quanto siamo fragili
La pioggia continuerà a cadere su di noi
come lacrime da una stella
La pioggia continuerà a dirci
quanto siamo fragili, quanto siamo fragili

Non è male iniziare il mese di giugno con la musica di Sting, “Fragile”, i cui primi versi, tradotti, campeggiano questo contributo.
Adesso ascoltiamo.
È una melodia breve, tenue e malinconica, Sting indulge spesso in brani così.
Per ultimo, credo, non sono un esperto, in canzoni del XVII secolo,
Songs from the Labyrinth, ispirate alle musiche di un musicista inglese John Dowland (Londra, 1563-1626), che io trovato particolarmente noiose.
Memorabile, invece, un singolo, Russians, del 1985, ispirato dalla minaccia atomica, ma ancor più da il 2° movimento (romanza) della Lieutenant Kije Suite, Op. 60 di Sergei Prokofiev.


9 commenti:

Anonimo ha detto...

In genere concordiamo su musiche e perfino sull' interpretazione dei brani musicali da parte di artisti più o meno celebri , ma su Songs from the labyrinth non mi trovi d'accordo: Io trovo squisite almeno tre interpretazioni di Sting in questo ultimo CD:Come again, Have you seen the bright lily grow,Come heavy sleep. Ma, già lo so, né tu né io cambieremo parere:-)
rossana

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Cara Rossana, tu hai nel tuo hard disk musiche di Pierluigi da Palestrina, Claudio Monteverdi, Giovanni Battista Pergolesi, Giovanni Battista Sammartini, Arcangelo Corelli, Bendetto Marcello, Teleman.
Al loro confronto chi è questo oscuro musicista inglese del '600, che scrive delle musiche pallose, riprodutte si con grande bravura dal solista di liuto, ma non abbastanza da non farmi cadere addormentato ? A Sting l'operazione riuscì meglio con la romanza di Prokofiev, anche se abbastanza appiattita da una voce atonica e, in quel caso, ossessiva e ripetitiva. Anche questa romanza ce l'hai Rossana.

Elena ha detto...

Non conosco Songs from the Labyrinth, ma Russians è meravigliosa. Mi procurerò la romanza di Prokofiev.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Ti manderò una e-mail per indirizzarti all'acquisto.
La Romanza è il secondo movimento della suite dal balletto "Tenente Kijè", che si compone di cinque movimenti.
Non la puoi cercare come se fosse un singolo.
Se me lo consenti te la posso inviare in dono io.

Anonimo ha detto...

Elena, devi sapere che il nostro amico ha un caratterino, ma è molto generoso.A me ha regalato un tesoro musicale, equivalente in quantità a tutto il tesoro della grotta di Alì Babà. Non ti meravigliare se a volte attacca: abbaia, ma non morde(gli amici, però;-)), gli altri è meglio che stiano in guardia)
rossana
p.s. Comunque ribadisco il concetto che a me non è affatto dispiaciuto Songs from the labyrinth che avevo comprato in CD e poi ho ricevuto anche nel suddetto tesoro, registrato proprio da chi lo definisce soporifero.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Rossana, nessuno è perfetto !
Tu la romanza ce l'hai, la devi solo ascoltare, magari anche qualche cosina in più.

Anonimo ha detto...

:-DD ho capito, ma perché continui a dirmi che non l'ho ascoltata? Solo perché mi piace anche qualche brano che non piace a te?
Se proprio dobbiamo essere precisi, non solo è registrato nella memoria esterna che mi hai registrato, ma me l'hai anche data su un CD, te ne ricordavi, di questo? Ciaociao

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

No, non lo ricordavo.
Però dimmi: la musica che piace a me, tutta, piace a che a te, tutta ?

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

No, non ci sto, sto riascoltando, per l'ennesdima volta, la "Romanza".
Ma scherziamo ?
Sting (o chi per lui) l'ha fatta diventare una canzonetta pop !
Un delitto, un'offesa alla memoria di Prokofiev, un insulto al gusto estetico, alla raffinatezza, alla genialità di un grande russo, che subì l'oppressione dello stalinismo dopo il suo rientro in Russia nel 1936, che visse e morì in miseria, che sopravviveva per i concerti che di tanto in tanto riusciva a dare fuori dalla Russia (ex-U.R.S.S.), propiziati dai suoi amici statunitensi.
Pensa che morì lo stesso giorno (5 marzo 1953) in cui morì Stalin, il suo persecutore, al suo funerale non c'era nemmeno un cane.
Scherziano, altro che John Dowland (Carneade, chi era costui ?).
Dopo Bach i miei ascolti preferiti sono Prokofiev e Shostakovich.
Che pizza, vero Elena ?
Però, è bello ciò che piace !;-)))