giovedì 7 agosto 2008

Il Lido "Conchiglia", in quel di Paestum


Luigi Morsello
(un posto da raccontare agli amici)

Mi sono sempre chiesto il perché di questa denominazione: “Lido Conchiglia”.
È facile darsi una risposta del tipo: perché richiama l’ambiente marino.
È ovvio che richiami un ambiente marino, è uno stabilimento balneare !
E allora ?
Beh, una risposta me la sono data quest’anno.
Ma andiamo con ordine.
Lo stabilimento esiste dal 1969, credo che l’ho frequentato, assieme alla mia famiglia, man mano che cresceva fino alla composizione di padre, madre e tre figli di cui due femmine, fin da allora.
Magari c’è stato un qualche interludio, ma roba di tre, quattro anni al massimo, spalmati lungo 39 anni.
La frequentazione della località (la zona si chiama Laura ed insiste nel territorio del comune di Capaccio - Sa) può avere avuto motivi casuali, quali il peregrinare da giovane in vari stabilimenti e località, ma nel 1969 ero sposato da un anno.
Certo è che piacque soprattutto la zona, la spiaggia era molto ventilata, a volte troppo, non si soffriva veramente il caldo, l’acqua del mare era ancora limpida.
Insomma ogni estate siamo tornati sempre lì.
Lo stabilimento balneare era così così, ma, come dire, quando ci innamora di qualcosa o di qualcuna persona non si sta a guardare troppo i dettagli.
Quindi, anno dopo anno, salvo le pause di cui sopra, un mese al mare lo si passava al Lido Conchiglia.
Negli anni la gestione, sempre di tipo familiare, passò di mano.
Ci si aspettava migliorie che però non venivano, inspiegabilmente, né era possibile, nonostante il rapporto di cordialità, fare domande chiaramente inopportune e fuori luogo.
Insomma, era subentrata un po’ una rassegnazione.
Ma, come dire, avevo, avevamo fatto i conti senza l’oste.
Quest’anno a metà giugno (essendo in pensione non ho condizionamenti di sorta), quando abbiamo fatto, come al solito, una capatina per fissare la permanenza al mare, la sorpresa: stavano completando la totale ristrutturazione del Lido Conchiglia.
Il Lido Conchiglia ha 58 cabine, delle quali 28 in muratura.
Le porte di quelle in muratura erano stata sostituite con infissi in alluminio anodizzato con vetro opaco, l’interno è rivestito in legno.
Delle restanti cabine (in legno), un blocco a L nel lato corto che si spinge verso la battigia erano state totalmente sostituite con strutture nuove in legno massello chiaro trattato brevemente per contrastare la salsedine.
Un altro blocco, del lato lungo della L, parallelo alla battigia, era stato rifatto con eccezione delle sole porte, rinviate al prossimo anno.
La rotonda in muratura, che rotonda non è ma è rettangolare, era stata ripavimentata con piastrelle 30 x 30 di grès ceramico di colore lavanda scuro, molto gradevole.
Il lato prospiciente al mare, già abbozzato in muratura e legno, era stato ritrattato in modo adeguato, metà in pavimentazione in piastrelle come sopra e l’altra con un tavolato di legno, il tutto con adeguata copertura in teli – credo - speciali.
A destra delle scalette da cui si accede alla spiaggia insiste adesso una struttura in legno, quadrata, trattata con vernici adeguate color castagno chiaro, con copertura abbellita da rami di palmizi, il cui colore verde è rapidamente degradato verso il colore marrone delle foglie secche, intonate al singolare e gradevole “gazebo”.
La riva del tratto di mare di competenza è guardata da personale specializzato, che usa una torretta, anch’essa in legno e in stile con il gazebo.
Le file di ombrelloni sono usuali, sfruttano lo sfruttabile della spiaggia, ma lasciano libero uno spiazzo per un po’ di svago per adulti (un campetto alla buona di palla a volo) e bambini (una altalena a due posti ed uno scivolo).
Il meglio, si fa per dire – è tutto di qualità, viene adesso.
La rotonda sfrutta in modo razionale tutto lo spazio disponibile, con bancone bar, cassa, bancone frigorifero a L, oltre i freezer a pozzetto per i gelati e gli armadi frigoriferi per le bibite.
Ma in fondo alla sala c’è il colpo da maestro: un forno a legna per le pizze, con tanto di servo-mobile su ruote per la loro preparazione.
Assicuro che sono deliziose, tutte le varietà, ma in modo particolare la pizza con i ‘sciurilli’ (fiori di zucca).
Abbiamo un po’ perso di vista il motivo del nome: Lido Conchiglia.
L’ho capito quest’anno, la spiegazione era così avvedente, almeno per me, che per tanti anni non l’ho vista e capita.
Sicuramente stimolato dalla ristrutturazione, ho finalmente notato che lo stabilimento è incuneato, a mo’ di conchiglia, nella pineta !
La famosa pineta di Campolongo-Paestum, che corre lungo tutto il golfo di Salerno, a partire da appunto da Campolongo giù giù fino se non oltre Paestum e magari fino ad Acropoli.
Che ve ne pare ? Non vi è venuta la voglia di andare a provare, magari il prossimo anno ?
Non ve ne pentirete. Troverete una ospitalità accogliente e calorosa, non solo quella professionale di chi opera nel settore, ma quella tipica della tanto, troppo vituperata gente del Sud (che però non si trova dappertutto, anzi, sono rimaste poche isole felici).
È evidente il salto di qualità. Infatti c’è l’arredamento tutto nuovo, con un salottino in un angolo con divanetti a due posti e poltroncine in vimini e pianali in tela. Ed infine una TV a cristalli liquidi o simili, piatta, attaccata al muro, enorme, collegata via satellite.
La ciliegina sulla torta: un impianto di radiodiffusione con diffusori collocati strategicamente ed anche un impianto di video-sorveglianza: cribbio !
Ho lasciato per ultimo il pezzo forte, un ‘factotum’, la ‘memoria storica' del Lido, si chiama Bruno, un uomo imperturbabile, gran fumatore, dotato di un notevole autocontrollo, di poche parole ma tutto cotto dal sole.
Per chi arriva al Lido, di prima mattina, è quasi sempre il primo che si vede, lì ad aspettare il cliente, parsimonioso nel sorriso, ma francamente con l’aria e non solo di una persona perbene, pronto a risolvere o guidare il parcheggio (ognuno deve occupare un solo posto macchina, senza mettersi di traverso).
Se ci si prende confidenza quattro chiacchiere sono sempre gradevoli, ma ha sempre da fare.
Insomma, le scelte imprenditoriali della proprietà sono state coraggiose ed appropriate.
Ci vuole coraggio per ristrutturare, quando il clamore mediatico delle immondizie in Campania sembrava aver dato a tutto il mondo l’impressione che tutta la Campania fosse tappezzata dalla “munnezza”, e non è vero.
Ma ci vuole saggezza nello scegliere il personale appropriato e Bruno lo è.
Il risultato è che il Lido Conchiglia ad Agosto registra il pieno, ma, lasciatemelo dire, il semipieno di luglio ha consentito di respirare aria di altri tempi, anche se la proprietà non è stata molto contenta !
Il prossimo anno saremo di nuovo qui, io e mia moglie.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Suggestivo!
Ottima scelta delle immagini a corredo!
ciao
Madda

Alessia ha detto...

Complimenti per il blog, organizzato benissimo e con contenuti validi, attuali e interessanti! Bellissime le foto del lido.
Alessia

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Grazie a tutte e due.

Anonimo ha detto...

Ma il factotum di poche parole sa quante ne hai spese tu, a magnificare il suo stabilimento? Questa è pubblicità che invoglia davvero chi può farlo, a visitare e magari a scegliere per le proprie vacanze "la conchiglia". Dalle foto che accludi, vale davvero la pena(ed anche per la pizza coi sciurilli). Ma per la réclame gratuita, ti meriteresti almeno un trattamento di favore;-))
rossana

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Che rifiuterei. Infatti ho chiarito che non voglio nulla e non voglio sconti di nessun genere.
Io non chiedo, semmai accetto !

Anonimo ha detto...

Gentile signor Morsello, chi scrive dovrebbe essere la "nuova guardia" del lido Conchiglia.
Per caso questa mattina ho letto ciò che lei ha scritto... è riuscito a commuovermi!!
Sono davvero contenta che la scelta certosina di materiali e accessori abbia reso tali risultati.
un caloroso abbraccio, e complimenti per il blog!
Daniela

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Grazie Daniela, ci rivediamo a luglio !