L'Espresso
14 agosto 2008
Veltroni stia attento al fascino di Di Pietro: è irresistibile. Parola di Mara, Stefania, Lorenza...
Non possono esserci dubbi: il Grande Match Politico dell'autunno si svolgerà tutto dentro il centro-sinistra. E vedrà sul ring Walter Veltroni e Tonino Di Pietro. In apparenza, la posta in palio è la supremazia nella resistenza antifascista al nuovo Mussolini (Asor Rosa dixit). Ma in realtà Tonino persegue un disegno perfido: sfiancare Walter, scardinare il Pidì e mangiarsi una buona fetta dei suoi voti. Qualcuno dirà: è un disegno suicida che gioverà soltanto al Berlusca, basta un po' di buon senso per capirlo. Ma che c'azzecca il buon senso con Tonino?
Come andrà il duello nessuno lo sa. Però la vedo magra per Walter. Nella battaglia politica conta molto l'immagine. E l'estate non si è rivelata generosa con il leader del Pidì. Che tristezza quelle foto sulla spiaggia di Sabaudia, con un Veltroni dalla pancetta espansa! Tutto il contrario delle foto di Tonino apparse su 'Chi': un Di Pietro muscoloso che in una strada di Roma bacia alla brava, con la foga del ventenne, una brunona tosta.
Gli spin doctor che curano il personaggio di Walter dovranno meditare su quel bacio stradale. Per scoprirne le possibili contromisure. Tonino non ha soltanto un ego formidabile e un'eccezionale autostima. Possiede anche un forte sex appeal che gli viene dai tempi di Mani Pulite. Quando nei panni di Torquemada faceva delirare un bel po' di signore che vedevano in lui il maschio ripulitore della spazzatura tangentizia.
Non ci credete? Ecco qualche testimonianza che ricavo da un periodico insospettabile di piaggeria verso Di Pietro: un numero di fine 1993 del settimanale 'Epoca', rotocalco della Mondadori ormai berlusconiana, diretto da Roberto Briglia, ancora oggi uno dei big manager di Segrate. In quei giorni, una brava giornalista, Valeria Numerico, chiese a sei donne, "belle, famose e sentimentalmente appagate" di dire "parole d'amore, di stima e di affetto" al dottor Di Pietro, "omaggi espliciti o insinuanti, diretti finalmente all'uomo e non al magistrato". Leggete che cosa ne venne fuori.
All'attrice Stefania Sandrelli, Tonino appariva "maschio, ma non macho. C'è in lui l'unica mascolinità che apprezzo e che si esprime in decisione, chiarezza, senso della realtà". Domanda: con quali armi femminili lo sedurrebbe? E Stefania: "Quando incontro qualcuno che mi piace, voglio subito accarezzarlo, toccarlo, abbracciarlo. Farei così anche con lui". Pensando a un film su Mani Pulite "vedrei Tonino interpretato da Robert De Niro. Quanto a me, vorrei essere un giudice donna del suo pool: anche lei potrebbe fargli, di tanto in tanto, una carezza".
E Mara Venier, star di 'Domenica in', scrisse a Di Pietro: "Caro Antonio, indimenticabile quella foto di lei in canottiera mentre si affaccia al balcone di casa, durante le smilze vacanze molisane. Sotto la canottiera, c'è il Sean Connery della gente normale che si fa amare per quella sua aria ruspante. Lei conquista le donne, lei dà sicurezza. Lei, col fuoco di fila delle sue domande chiare, ha cambiato il modo di essere (e di fare) il giudice. Lei è il nostro solido Perry Mason", concluse Mara, trascurando che Mason era un avvocato.
E Lorenza Foschini, allora conduttrice del Tg-2: "È così facile amarla, dottor Di Pietro! Lei potrebbe rappresentare il prototipo del marito ideale". Marito ideale? Ma no, Dipì è di più.
"Lei è una forza della natura", spiega Carmen Llera Moravia. "Lei non sarebbe il mio tipo, non è abbastanza magro, tormentato, misterioso o sofisticato. Non è neanche ebreo. Eppure, qualche mese fa l'ho sognata. Ma anche questo", aggiunse subito l'astuta Carmen, "significa poco, visto che stanotte ho sognato l'onorevole Occhetto".
Dipì come Baffo di Ferro? Non scherziamo, giurava Alessandra Casella, l'esperta di libri della rete Italia 1: "Caro Antonio, non le ci è voluto molto per conquistarmi. Con quei suoi tratti molisani. Con quel suo corpo massiccio, per cui le donne si sentono finalmente autorizzate a esclamare: è tanto! Con il suo aspetto da Orso Yoghi che nasconde un animo d'acciaio. Lei seduce l'Italia che le si affida. Seduce le italiane (e non pochi italiani) invadendo di 'sì, vostro onore' i loro sogni erotici. E seduce me".
E la sesta donna? La scrittrice Barbara Alberti fu l'unica a trattare Dipì 'da uomo a uomo'. E lo scolpì così: "Trovo deliziosa la sua civetteria di modesto: lei è vanitoso come lo sarebbe San Francesco se lo mettessero davanti alle telecamere". Già, un san Francesco pronto a trasformarsi in lupo. Attento, Walter, all'autunno rovente del molisano scalzo.
(14 agosto 2008)
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