
Antonio Di Pietro
dal suo blog
E' tempo di vacanze, però la politica non può andare in vacanza, perché poi mentre i cittadini stanno in ferie qualcuno se ne approfitta e sistema qualche altra pratichetta. Ecco perché noi di Unica Opposizione, vacanza o non vacanza che sia, vi teniamo informati su cosa bolle in pentola.
Permettetemi di segnalarvi un paio delle questioni che ci stanno a cuore, tra le tante. Una riguarda una cosa già fatta e che si sta facendo e una che si sta per fare. Mi riferisco all'utilizzo delle forze armate per portare sicurezza nelle città e mi riferisco a tutto ciò che si sta pensando di fare all'Expo, una grande rassegna di presentazione delle migliori realizzazioni che nel campo dell'imprenditoria, dell'ingegneria e della qualità a livello mondiale si possono realizzare, cioè il futuro: come lo si può costruire e chi lo sta costruendo. Sono due cose importanti a cui teniamo molto e si cui vogliamo farvi riflettere.
Cominciamo dalla sicurezza. Una cosa è la sicurezza parlata, un'altra è la sicurezza dei fatti e della realtà. Se tagli 3 miliardi di euro dai fondi non puoi dire che hai più sicurezza nelle strade. Devi soltanto “far vedere”, devi soltanto “lavarti la faccia”, ma non fai più sicurezza. Ecco perché noi abbiamo avuto delle critiche da dire, che ribadiamo, e vogliamo riflettere insieme a voi sulla truffa che si sta realizzando con il ricorso all'utilizzo dei militari, e non perché siamo contro i militari.
Se dobbiamo scegliere tra un militare e un delinquente dobbiamo pure pensarci? Noi rispettiamo i militari, e non vogliamo che facciano le comparse di Cinecittà. Per l'amor di Dio, “ponti d'oro” ai militari, ma non la raccontiamo ai cittadini mettendo 3000 militari in tutta Italia, qualche centinaio per ogni regione, uno o due per ogni città, che devono essere accoppiati con un poliziotto e un carabiniere. Serve soltanto a fare la fotografia con i “vestiti nuovi” e con la barba fatta. Non è quello che risolve il problema, ma la quotidianità di tutti i giorni nella lotta alla criminalità organizzata.
I poliziotti non hanno più neanche il vestito da mettersi addosso, non possono perdere o mettere peso perché hanno solo quel pantalone perché non ci sono i fondi. Sapete cosa è stato previsto in questa norma sui militari? Da una parte dicono che ci vogliono i militari perché ci serve più personale per combattere. Dall'altra hanno previsto che ai poliziotti e ai carabinieri che fanno straordinari, una volta maturate sei ore di lavoro extra, possono stare un giorno a casa. Non ho capito: c'è bisogno o non c'è bisogno di dare sicurezza? Se c'è bisogno e tu ogni quattro giorni mandi una persona a casa la togli dalla strada. Aumenta il personale e le risorse finanziarie, ma non togliere il personale. Ecco quindi la nostra critica.
Non lasciatevi imbonire di fronte ad una bella immagine da vedere come un militare che passeggia per i fori imperiali. Un militare che arresta una persona che ruba lo può fare adesso e dopo, ma la quotidianità della lotta alla criminalità e la quotidianità dell'esigenza di sicurezza non la si fa togliendo 3 miliardi di euro e vendendo fumo.
Questa nostra Opposizione ve lo vuole segnalare perché i giornali ufficiali, l'informazione di regime e di proprietà, non ve lo dice. Vi fanno vedere la fotografia. Se mi chiedono se mi piace vedere una pattuglia fatta di poliziotti e carabinieri risponderei si, è bellissimo, mi piace. Un'altra cosa è se mi fanno la domanda “ma a questo punto non fanno più le rapine?”. Ma chi lo ha detto? Le fanno lo stesso.
Sempre con riferimento a Unica Opposizione, questo nostro modo di informarvi su cosa sta accadendo dietro le quinte senza che ve lo dicano, ma semplicemente facendovi vedere quello che a loro pare e piace, nessuno vi sta parlando di ciò che sta accadendo con riferimento all'Expo di Milano.
Stiamo parlando della preparazione di un grande evento che fra alcuni anni metterà Milano all'attenzione del mondo. Dobbiamo sostenerlo, ma in questi giorni non si discute di cosa fare, bensì di chi lo farà perché girano tanti soldi. L'Expo di Milano è una grande massa di denaro che deve essere gestita da qualcuno. Non avete idea delle beghe e dei bisticci che si stanno facendo in questi giorni tra comune, regione, governo e associazioni. In realtà, non si sono ancora messi i soldi in salvadanaio che già litigano per vedere chi si prenderà il miglior malloppo.
Il nostro è un avviso a futura memoria. L'Italia dei Valori, sapendo bene che questo è un altro calderone su cui può succedere di tutto, starà attenta, controllerà e vi terrà informati su una bella cosa da fare, l'Expo di Milano, ma soprattutto su quale sarà il modo con cui verranno gestiti i soldi per realizzarlo. Non dobbiamo trovarci i soliti palazzinari, che io avevo già conosciuto quando li avevo arrestati, gli stessi che leggo ancora oggi, che vogliono gestire la situazione. L'Expo di Milano deve essere una casa di vetro, non una casa di malaffare.
Permettetemi di segnalarvi un paio delle questioni che ci stanno a cuore, tra le tante. Una riguarda una cosa già fatta e che si sta facendo e una che si sta per fare. Mi riferisco all'utilizzo delle forze armate per portare sicurezza nelle città e mi riferisco a tutto ciò che si sta pensando di fare all'Expo, una grande rassegna di presentazione delle migliori realizzazioni che nel campo dell'imprenditoria, dell'ingegneria e della qualità a livello mondiale si possono realizzare, cioè il futuro: come lo si può costruire e chi lo sta costruendo. Sono due cose importanti a cui teniamo molto e si cui vogliamo farvi riflettere.
Cominciamo dalla sicurezza. Una cosa è la sicurezza parlata, un'altra è la sicurezza dei fatti e della realtà. Se tagli 3 miliardi di euro dai fondi non puoi dire che hai più sicurezza nelle strade. Devi soltanto “far vedere”, devi soltanto “lavarti la faccia”, ma non fai più sicurezza. Ecco perché noi abbiamo avuto delle critiche da dire, che ribadiamo, e vogliamo riflettere insieme a voi sulla truffa che si sta realizzando con il ricorso all'utilizzo dei militari, e non perché siamo contro i militari.
Se dobbiamo scegliere tra un militare e un delinquente dobbiamo pure pensarci? Noi rispettiamo i militari, e non vogliamo che facciano le comparse di Cinecittà. Per l'amor di Dio, “ponti d'oro” ai militari, ma non la raccontiamo ai cittadini mettendo 3000 militari in tutta Italia, qualche centinaio per ogni regione, uno o due per ogni città, che devono essere accoppiati con un poliziotto e un carabiniere. Serve soltanto a fare la fotografia con i “vestiti nuovi” e con la barba fatta. Non è quello che risolve il problema, ma la quotidianità di tutti i giorni nella lotta alla criminalità organizzata.
I poliziotti non hanno più neanche il vestito da mettersi addosso, non possono perdere o mettere peso perché hanno solo quel pantalone perché non ci sono i fondi. Sapete cosa è stato previsto in questa norma sui militari? Da una parte dicono che ci vogliono i militari perché ci serve più personale per combattere. Dall'altra hanno previsto che ai poliziotti e ai carabinieri che fanno straordinari, una volta maturate sei ore di lavoro extra, possono stare un giorno a casa. Non ho capito: c'è bisogno o non c'è bisogno di dare sicurezza? Se c'è bisogno e tu ogni quattro giorni mandi una persona a casa la togli dalla strada. Aumenta il personale e le risorse finanziarie, ma non togliere il personale. Ecco quindi la nostra critica.
Non lasciatevi imbonire di fronte ad una bella immagine da vedere come un militare che passeggia per i fori imperiali. Un militare che arresta una persona che ruba lo può fare adesso e dopo, ma la quotidianità della lotta alla criminalità e la quotidianità dell'esigenza di sicurezza non la si fa togliendo 3 miliardi di euro e vendendo fumo.
Questa nostra Opposizione ve lo vuole segnalare perché i giornali ufficiali, l'informazione di regime e di proprietà, non ve lo dice. Vi fanno vedere la fotografia. Se mi chiedono se mi piace vedere una pattuglia fatta di poliziotti e carabinieri risponderei si, è bellissimo, mi piace. Un'altra cosa è se mi fanno la domanda “ma a questo punto non fanno più le rapine?”. Ma chi lo ha detto? Le fanno lo stesso.
Sempre con riferimento a Unica Opposizione, questo nostro modo di informarvi su cosa sta accadendo dietro le quinte senza che ve lo dicano, ma semplicemente facendovi vedere quello che a loro pare e piace, nessuno vi sta parlando di ciò che sta accadendo con riferimento all'Expo di Milano.
Stiamo parlando della preparazione di un grande evento che fra alcuni anni metterà Milano all'attenzione del mondo. Dobbiamo sostenerlo, ma in questi giorni non si discute di cosa fare, bensì di chi lo farà perché girano tanti soldi. L'Expo di Milano è una grande massa di denaro che deve essere gestita da qualcuno. Non avete idea delle beghe e dei bisticci che si stanno facendo in questi giorni tra comune, regione, governo e associazioni. In realtà, non si sono ancora messi i soldi in salvadanaio che già litigano per vedere chi si prenderà il miglior malloppo.
Il nostro è un avviso a futura memoria. L'Italia dei Valori, sapendo bene che questo è un altro calderone su cui può succedere di tutto, starà attenta, controllerà e vi terrà informati su una bella cosa da fare, l'Expo di Milano, ma soprattutto su quale sarà il modo con cui verranno gestiti i soldi per realizzarlo. Non dobbiamo trovarci i soliti palazzinari, che io avevo già conosciuto quando li avevo arrestati, gli stessi che leggo ancora oggi, che vogliono gestire la situazione. L'Expo di Milano deve essere una casa di vetro, non una casa di malaffare.

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