lunedì 22 settembre 2008

Alitalia sul mercato, l'asta va online. Affondo di Berlusconi: «Cgil fa disastri»



Il Corriere della Sera
22 settembre 2008
Il premier: «Sindacato irresponsabile».
L'Enac avverte: «Senza piano finanziario, licenza sospesa fra 3-4 giorni»


ROMA - «Alitalia vola con una licenza provvisoria. Se non arrivasse un piano finanziario nel giro di 3-4 giorni la licenza verrà sospesa». Il presidente dell'Enac Vito Riggio non ha dubbi: la compagnia ha i giorni contati. D'altra parte anche il commissario straordinario Augusto Fantozzi, riaprendo la trattativa dopo il ritiro dell'offerta di Cai, già domenica ha indicato una scadenza («Chi è interessato si faccia avanti entro il 30 settembre» ha detto) confermata poi lunedì mattina: intorno alle 10.30 sul sito di Alitalia è stato pubblicato l'invito a presentare manifestazioni di interesse per l'acquisto di rami d'azienda della compagnia ( ■ leggi). Nella premessa, Fantozzi, specifica, riferendosi alla Cai, che «l'unica significativa offerta pervenuta, e sulla base della quale era stata avviata la trattativa, è stata revocata» e sottolinea di voler quindi «verificare la sussistenza di altri soggetti interessati che possano garantire la continuità nel medio periodo del servizio di trasporto, la rapidità dell'intervento e il rispetto dei requisiti previsti dalla legislazione».


«Fantozzi ha fatto oggi quello che andava fatto due mesi fa: all'inizio e non alla fine del percorso». Lo afferma Piero Fassino del Pd a Radio City commentando la pubblicazione sul sito di Alitalia dell'invito a presentare entro il 30 settembre le manifestazioni di interesse per uno o più rami d'azienda. Secondo Fassino, che interviene a 'Radio City' con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, «aver fatto saltare la trattativa con Air France è stato un atto colpevole ed irresponsabile». Ora invita il governo a «far di tutto per riaprire la trattativa tra i sindacati e la Cai. Il governo - puntualizza - non deve ergersi a giudice per trovare il colpevole» del fallimento della trattativa, ma «riportare tutti al tavolo. Se dovesse andar male, il commissario Fantozzi è autorizzato dalla legge a aprire linee di credito per garantire l'operatività di Alitalia ricorrendo a beni dell'azienda».

«CGIL IRRESPONSABILE» - Nel frattempo la Cgil e il suo leader Gugliemo Epifani sono stati oggetto di un nuovo e duro attacco da parte del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. «Il sindacato è irresponsabile, agisce per far saltare l’accordo senza pensare ai danni per il Paese» ha detto il presidente del Consiglio intervistato da Affaritaliani.it. «Sono degli irresponsabili. Non guardano al bene del Paese e ai guai sociali che potrebbero derivarne», ha replicato Berlusconi a chi gli chiedeva se fosse «più facile battere la Lazio o il leader della Cgil Epifani». «Stanno facendo di tutto - ha spiegato il Cavaliere - per far saltare l’accordo. Hanno perfino definito gli imprenditori della cordata Cai dei "banditi", con il risultato di scoraggiarli e demotivarli. Ora la loro ricetta produrrà disoccupazione e disastri. Ma loro vanno avanti... Che roba! Incredibile».

I PILOTI - I piloti intanto fanno sapere di voler partecipare all'acquisto di Alitalia. Il comandante Roberto Spinazzola, segretario generale dell'Unione Piloti, intervistato da Rtl 102.5, ha anticipato una delle iniziative che oggi l'Up annuncerà insieme ad Anpac, Fdl e Avia in una conferenza stampa. La più importante, afferma Spinazzola, è «la possibilità da parte dei dipendenti dell'Alitalia di partecipare all'acquisto e quindi al salvataggio dell'azienda. Non si tratterà di un azionariato dei lavoratori, ma di una partecipazione diretta». Alla domanda su come possa reagire la Cai, Spinazzola ha risposto: «È un'iniziativa aperta a tutti e senza pregiudiziali nei confronti di nessuno, tanto meno l'ingegner Colaninno e la sua cordata».

LA «MARCIA» A FIUMICINO - «I piloti vogliono lavorare, Berti e Notaro andate a firmare». È uno degli slogan scanditi da piloti e personale Cisl, Uil e Ugl Alitalia aderente al «Fronte del sì», che hanno organizzato dalle 10,30 di lunedì a Fiumicino un presidio, composto attualmente da una ottantina di persone, all'ingresso del varco equipaggi. Nutrito il dispiegamento di forze dell'ordine, tra polizia e carabinieri, che separa il presidio del «Si» da quello, proprio dinanzi all'ingresso del centro equipaggi, dove sono radunati una cinquantina di lavoratori e rappresentanti sindacali contrari all'accordo con la Cai. In pochi minuti, quindi, a partire da metà mattinata, si sono materializzate e manifestate le due anime della base dei lavoratori Alitalia, ormai palesemente contrapposte sulle modalità di come proseguire la vertenza. Dal fronte del «no» scanditi slogan del tipo «via, via», e «vergogna» rivolti a lavoratori di pensiero opposto. Dai rappresentanti sindacali Sdl è arrivato a più riprese comunque l'invito ad un «confronto sereno, che non dia l'alibi di una spaccatura contro l'interesse dei lavoratori, continuando a garantire la massima regolarità operativa»

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Il nostro premier è alla disperazione. Ormai è chiaro che vendeva fumo e che la cordata non esisteva (ma chi ne dubitava).
Adesso le spara grosse per fare una cortina fumogena (sempre col fumo ha a che fare Silviuccio) dietro la quale coprire il suo fallimento. La solita tecnica che solo gli allocchi ed i furboni non vedono.
La mossa Fantozzi si sta rivelando perdente per il premier: si vende !
Era ora !