L'Unità
21 settembre 2008
Cara Unità.
Sei persone massacrate da chili di piombo nella "Campania felix" raccontata da Berlusconi, la terra salvata dall´immondizia e quindi dall´illegalità. Il governo ci ha detto che la nostra è la nazione più sicura al mondo grazie alla "tolleranza zero" del ministro leghista che siede al Viminale e che spedisce l´esercito a presidiare le città. Quali città? Villa Literno o Grazzanise non fanno parte di questa Italia sotto controllo, linda e pulita? O questa campagna della sicurezza colpisce solo i più deboli e lascia impunita la criminalità vera? È facile prendersela con un bimbo nomade o una ragazza sfruttata su un marciapiede. Meno facile è affrontare Gomorra che come un cancro si mangia il Paese e la coscienza civile di un popolo.
Vincenzo Cosimi
Uno, gli hanno detto per esempio, è stato arrestato ieri a Barcellona: viveva lì da nababbo da anni e comandava omicidi.
Dunque ora Maroni lo sa, possiamo stare tranquilli. Difatti ha deciso di spostare dal Fontanone del Gianicolo una certa quantità di camionette militari che (immaginiamo controvoglia, il cambio è foriero di rischi) si recheranno in quella terra di nessuno fra Villa Literno e Castel Volturno dove pure, a dispetto della speranza, vive ancora qualche italiano. Quattrocento uomini, ha promesso.
Domani, ha detto. Vedremo.
La questione è complessa perché il decreto che ha reso le piazze urbane scenari di guerra prevede l´uso dei militari solo nelle città e non nelle campagne. Una sbadataggine: il governo, ora che ha appreso dell´esistenza della camorra, è pronto a rimediare.
Maroni si metterà certo in contatto con Borghezio, suo collega di partito ed altissimo esponente della Lega di governo, europarlamentare esperto in sicurezza.
Non prima però che costui sia rientrato da Colonia dove, unico politico al mondo, è salito sul palco di una manifestazione neonazista sventolando la bandiera tricolore. La piazza era vuota, la polizia ha bloccato i manifestanti mascherati da SS. È arrivato solo Borghezio, cravatta verde e Padania in mano, a parlare di Oriana Fallaci.
I tedeschi l´hanno portato via di peso.
Ora quando torna potrebbe essere dislocato anche lui insieme ai quattrocento militari nei dintorni di Grazzanise a fare comizi contro il pericolo islamico: è un´idea.
In alternativa Berlusconi potrebbe dire che Borghezio è una vergogna nazionale e chiedere a Bossi di cacciarlo dal partito.
Non lo farà perché non ha tempo. Sta lavorando.
Prepara la nuova soluzione del caso Alitalia e ha da fare con la sconcia presenza delle schiave nigeriane per strada: combatte la paura dei cittadini onesti.
La paura. La fabbrica della paura studiata apposta per farci guardare la pagliuzza, mai la trave.
È di ieri una ricerca pubblicata su ‘Science´ da tre universitari usa: la biologia condiziona l´ideologia, dicono. Le persone più inclini a spaventarsi (davanti a immagini o rumori orribili) aderiscono a partiti conservatori. La paura è di destra, s´intitola l´articolo. Siamo a posto. L´alleato della sinistra temeraria è in arrivo. Non serve la politica, che idea fuori moda. Ci salverà la scienza.
Vincenzo Cosimi
Uno, gli hanno detto per esempio, è stato arrestato ieri a Barcellona: viveva lì da nababbo da anni e comandava omicidi.
Dunque ora Maroni lo sa, possiamo stare tranquilli. Difatti ha deciso di spostare dal Fontanone del Gianicolo una certa quantità di camionette militari che (immaginiamo controvoglia, il cambio è foriero di rischi) si recheranno in quella terra di nessuno fra Villa Literno e Castel Volturno dove pure, a dispetto della speranza, vive ancora qualche italiano. Quattrocento uomini, ha promesso.
Domani, ha detto. Vedremo.
La questione è complessa perché il decreto che ha reso le piazze urbane scenari di guerra prevede l´uso dei militari solo nelle città e non nelle campagne. Una sbadataggine: il governo, ora che ha appreso dell´esistenza della camorra, è pronto a rimediare.
Maroni si metterà certo in contatto con Borghezio, suo collega di partito ed altissimo esponente della Lega di governo, europarlamentare esperto in sicurezza.
Non prima però che costui sia rientrato da Colonia dove, unico politico al mondo, è salito sul palco di una manifestazione neonazista sventolando la bandiera tricolore. La piazza era vuota, la polizia ha bloccato i manifestanti mascherati da SS. È arrivato solo Borghezio, cravatta verde e Padania in mano, a parlare di Oriana Fallaci.
I tedeschi l´hanno portato via di peso.
Ora quando torna potrebbe essere dislocato anche lui insieme ai quattrocento militari nei dintorni di Grazzanise a fare comizi contro il pericolo islamico: è un´idea.
In alternativa Berlusconi potrebbe dire che Borghezio è una vergogna nazionale e chiedere a Bossi di cacciarlo dal partito.
Non lo farà perché non ha tempo. Sta lavorando.
Prepara la nuova soluzione del caso Alitalia e ha da fare con la sconcia presenza delle schiave nigeriane per strada: combatte la paura dei cittadini onesti.
La paura. La fabbrica della paura studiata apposta per farci guardare la pagliuzza, mai la trave.
È di ieri una ricerca pubblicata su ‘Science´ da tre universitari usa: la biologia condiziona l´ideologia, dicono. Le persone più inclini a spaventarsi (davanti a immagini o rumori orribili) aderiscono a partiti conservatori. La paura è di destra, s´intitola l´articolo. Siamo a posto. L´alleato della sinistra temeraria è in arrivo. Non serve la politica, che idea fuori moda. Ci salverà la scienza.

3 commenti:
Bella e tosta la Concita, vero ?
Poche parole, chiare, concise: il messaggio passa e non può che farci piacere.
è brava , Conchita, e questo è davvero un bell'articolo. Finalmente una che dice le cose come stanno. Sembra quasi che la Camorra sia nata ieri, come gruppo di buontemponi un po' birichini che solo adesso cominciano a fare i cattivi. Il governo attuale è bravissimo nel diffondere paure o rassicurazioni, a comando, ma anche i governi precedenti hanno molto da rimproverarsi, soprattutto per peccati di omissione.
Aggiungerei, anche, la cecità totale nei riguardi degli extracomunitari la cui presenza è ignorata quando lavorano in condizioni di sfruttamento o di semi-schiavitù, salvo poi a dar loro addosso quando delinquono o si prostituiscono
rossana
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