
Soggetti a rischio. Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) il 25% della popolazione europea rischia di contrarre il virus. Due i gruppi di persone a rischio, per cui è fortemente consigliato il vaccino: gli ultra 65enni e chi soffre di malattie croniche. Altre due categorie dovrebbero essere vaccinate, ma questa scelta è dibattuta in campo medico: le donne in gravidanza e i bambini dai sei ai 24 mesi. La prevenzione è suggerita anche a coloro che vivono a stretto contatto con persone a rischio e a tutti gli operatori sanitari.
Così in passato. L'Oms stima che saranno necessari 9-12 mesi per mettere a punto un vaccino una volta scoppiata la pandemia. Da questo discende l'indicazione di fare scorte di antivirali, da distribuire inzialmente per contenere la diffusione del virus. Nel XX secolo si sono verificate tre pandemie influenzali: la Spagnola nel 1918 (oltre 40 milione di morti), la pandemia del 1958 inizialmente comparsa in Asia (1 milione di morti) e quella del 1968, partita da Hong Kong (1 milione di morti nell'arco di sei settimane).

1 commento:
Paratevi il culo gente, vecchi e bambini, sopratutto !
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