
Marco Gasperetti
Il Corriere dellaSera
11 settembre 2008
LA RETE DEL FUTURO - Un'impresa, quella pisana, che sarà pubblicata sulle più importanti riviste scientifiche ed ha straordinarie ricadute su Internet. E, anche se la strada è ancora lunga, c'è già chi parla di una porta aperta verso il wi-fi numero 2, quello del futuro, con possibilità di avere la banda larga ovunque e a basso costo e incrementare servizi di telerobotica e telemedicina. Per la super trasmissione, l'equipe guidata da Ernesto Ciaramella, docente alla scuola di eccellenza Sant’Anna, ha usato un trasmettitore, molto simile in apparenza a un autovelox mobile, con tecnologia fotonica. «La tecnologia impiegata si chiama Fso (Free space optics) – spiega il professor Ciaramella – e i due terminali usati nell'esperimento sono stati realizzati con tecnologie ottiche e un sistema di lenti, simile a quelle di un telescopio. La banda di trasmissione raggiunta, dopo quasi dodici ore ininterrotte di esperimenti, è stata eccellente. La velocità ha superato 1,2 terabit al secondo contro i 160 gigabit raggiunti da un gruppo di ricercatori coreani».
TRASMISSIONE - In altre parole "on the air" è stata superata una velocità di trasmissione fino ad oggi raggiungibile solo con la fibra ottica. E la fibra ottica è una tecnologia costosa, perché per cablare bisogna intervenire con opere in muratura o sventrare strade come se si posassero tubature dell'acqua o del gas. L'esperimento pisano è solo agli inizi. La tecnologia Fso oggi garantisce una buona qualità soltanto su distanze di pochi chilometri. Il futuro però è dietro l’angolo con grandi potenzialità di miglioramento. Teoricamente il wi-fi del futuro può superare i venti terabit al secondo contro i 70 megabit dell'attuale wi-max. Al Ceic (un centro di eccellenza sulle telecomunicazione della Scuola Sant'Anna sponsorizzato da Ericsson Communications), stanno lavorando per risolvere anche i problemi di disturbo del segnale. «Una delle ipotesi possibile è l’impiego di una doppia tecnologia – spiega Ciaramella –: fotonica e radio». Le applicazioni future del super wi-fi spaziano dalla telepresenza, alla telemedicina e alla tele robotica. Proprio a Pisa Paolo Dario, professore di robotica, ha avviato progetti per utilizzare la rete a banda larga per comandare robot a distanza. È un po’ il sogno dell’ubiquità, perché l’automa replica a distanza di migliaia di chilometri i movimenti dell’uomo che lo comanda vestendo esoscheletri, speciali "gusci" dalle forme antropomorfe. Una telepresenza che, con reti wireless a banda larga, potrebbe diventare un sogno alla portata di tutti.

2 commenti:
Hanno da poco liberalizzato le frequenze della tecnologia WiMax, e pure venduto le licenze.
Siamo già indietrissimo rispetto al resto dell'Europa su questa fantastica tecnologia.
Abbiamo l'incremento di banda larga più tenue del continente.
Purtroppo senza banda accessibile a tutti, lo sviluppo economico nonchè la ricerca sono a rischio.
Wil
Sto facendo un corso accelerato da autodidatta.
"WiMAX (acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access) è una tecnologia che consente l'accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili"(Wikipedia).
Ma non mi dispiace, anzi !
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