LA REPUBBLICA
ROMA - Al Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo sarà approvato il provvedimento che istituisce ''il reato penale per gli imbrattatori dei muri''. Lo ha riferito il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel suo intervento al Consiglio della Confcommercio.
Cassonetti dati alle fiamme o divelti, muri imbrattati, autobus e metro terreno di conquista di writers e graffitari, verde pubblico deturpato: costo per lo Stato, ogni anno, più di 5 milioni di euro. Ma non tutti sono vandali. Alcuni sono veri e propri artisti. E anche per loro, i campioni dell"aerosol art", gli "artisti" con la bomboletta spray, sono in arrivo tempi duri.
Oltre al decreto annunciato da Berlusconi, all'esame delle commissioni parlamentari di Camera e Senato ci sono infatti sette proposte di legge. L'intento sarebbe quello di modificare l'articolo 639 del codice penale, prevedendo, come nel caso del testo depositato da Siegfried Brugger, presidente del gruppo Misto a Montecitorio, insieme ai colleghi delle minoranze linguistiche Rolando Nicco e Karl Zeller, fino a due anni di carcere, una multa fino a 5mila euro e l'obbligo di ripulire a proprie spese i beni deturpati.
Tre le proposte presentate al Senato, due dal Pdl (Giuseppe Valditara e Antonino Caruso) e una dalla senatrice Helga Thaler Ausserhofer del gruppo Udc-Svp. Quattro, invece, i progetti di legge depositati a Montecitorio: oltre a quella di Brugger all'esame del Parlamento ci sono anche le iniziative dei deputati del Pdl Riccardo De Corato e Giorgio Jannone e del parlamentare dell'Udc Angelo Compagnon.
L'articolo 639 del codice penale prevede già sanzioni contro i vandali, evidentemente considerate troppo lievi dal premier e dai firmatari delle proposte di legge a fronte di un fenomeno che sembra in crescita e che colpisce indiscriminatamente edifici pubblici e privati, monumenti, chiese, mezzi di trasporto, parchi pubblici.
Le proposte di legge mirano ad aumentare le pene. Tra le proposte più 'severe' c'è sicuramente quella di cui è primo firmatario Brugger, che chiede la reclusione fino a 6 mesi e una multa da 500 a 1.500 euro per gli imbrattatori 'semplici'. Se poi la bomboletta spray si abbatte su edifici di interesse storico o artistico, allora il graffitaro rischia due anni di galera, una multa che può arrivare a 5mila euro e l'obbligo, anche in questo caso, di ripulire a proprie spese quanto deturpato.
(29 ottobre 2008)
ROMA - Al Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo sarà approvato il provvedimento che istituisce ''il reato penale per gli imbrattatori dei muri''. Lo ha riferito il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel suo intervento al Consiglio della Confcommercio.
Cassonetti dati alle fiamme o divelti, muri imbrattati, autobus e metro terreno di conquista di writers e graffitari, verde pubblico deturpato: costo per lo Stato, ogni anno, più di 5 milioni di euro. Ma non tutti sono vandali. Alcuni sono veri e propri artisti. E anche per loro, i campioni dell"aerosol art", gli "artisti" con la bomboletta spray, sono in arrivo tempi duri.
Oltre al decreto annunciato da Berlusconi, all'esame delle commissioni parlamentari di Camera e Senato ci sono infatti sette proposte di legge. L'intento sarebbe quello di modificare l'articolo 639 del codice penale, prevedendo, come nel caso del testo depositato da Siegfried Brugger, presidente del gruppo Misto a Montecitorio, insieme ai colleghi delle minoranze linguistiche Rolando Nicco e Karl Zeller, fino a due anni di carcere, una multa fino a 5mila euro e l'obbligo di ripulire a proprie spese i beni deturpati.
Tre le proposte presentate al Senato, due dal Pdl (Giuseppe Valditara e Antonino Caruso) e una dalla senatrice Helga Thaler Ausserhofer del gruppo Udc-Svp. Quattro, invece, i progetti di legge depositati a Montecitorio: oltre a quella di Brugger all'esame del Parlamento ci sono anche le iniziative dei deputati del Pdl Riccardo De Corato e Giorgio Jannone e del parlamentare dell'Udc Angelo Compagnon.
L'articolo 639 del codice penale prevede già sanzioni contro i vandali, evidentemente considerate troppo lievi dal premier e dai firmatari delle proposte di legge a fronte di un fenomeno che sembra in crescita e che colpisce indiscriminatamente edifici pubblici e privati, monumenti, chiese, mezzi di trasporto, parchi pubblici.
Le proposte di legge mirano ad aumentare le pene. Tra le proposte più 'severe' c'è sicuramente quella di cui è primo firmatario Brugger, che chiede la reclusione fino a 6 mesi e una multa da 500 a 1.500 euro per gli imbrattatori 'semplici'. Se poi la bomboletta spray si abbatte su edifici di interesse storico o artistico, allora il graffitaro rischia due anni di galera, una multa che può arrivare a 5mila euro e l'obbligo, anche in questo caso, di ripulire a proprie spese quanto deturpato.
(29 ottobre 2008)
1 commento:
C'è qualche coglione che ci crede ?
Posta un commento