lunedì 27 ottobre 2008

Task force in acciaio Inox



MARCO TRAVAGLIO
L'ESPRESSO

Ricordate Giancarlo Innocenzi? Ex dirigente Fininvest, ex sottosegretario alle Telecomunicazioni del governo Berlusconi 2, ora commissario dell'Autorità garante delle comunicazioni (Agcom), fu intercettato un anno fa al telefono con Agostino Saccà: "Sono reduce da un incontro col Grande Capo (il Cavaliere, ndr). Si è deciso a dare una spallata a questi qua (il governo Prodi, ndr). Io sto lavorando con Tex (Willer Bordon, senatore Pd, ndr). che ha una moglie che fa quel mestiere (l'attrice, ndr)". In sintesi: lui e il Grande Capo avevano pensato di sistemarla in una fiction Rai tramite il produttore Guido De Angelis, nella speranza che il marito passasse al Pdl. Dalle telefonate emergono frenetici incontri fra Innocenzi (per gli amici 'Inox') e De Angelis, De Angelis e Bordon, De Angelis e Berlusconi, Inox e Berlusconi.

Tutti in conflitto d'interessi, ma soprattutto il membro della cosiddetta Authority, che dovrebbe vigilare su Rai e Mediaset e invece sembra usarle per regalare un senatore al Grande Capo. Quando, a giugno, 'L'espresso' svela la tresca, il presidente dell'Agcom Corrado Calabrò deferisce Inox ai tre saggi del Comitato etico. Non se n'è più saputo nulla, anche perché di recente uno dei saggi, Leopoldo Elia, è mancato. Intanto Inox, con il resto dell'Agcom, continua a vegliare sul sistema televisivo, distribuendo moniti e multe a questo e quello. L'altro giorno l'illustre consesso ha avuto un'altra bella pensata, in coproduzione col governo: visto che Europa7, la tv di Francesco Di Stefano, da nove anni ha la concessione a trasmettere ma non le frequenze analogiche per farlo, mentre Rete 4 ha perso la concessione ma continua a occupare le frequenze, si toglie una frequenza a Raiuno. Geniale.

Siccome Mediaset, per la Corte costituzionale, ha una rete di troppo, si toglie un canale di trasmissione alla Rai. Il popolare Inox merita proprio un viaggio premio. Ad Abu Dhabi. Qui le cronache di domenica scorsa segnalano un certo Giancarlo Innocenzi in missione col ministro degli Esteri Franco Frattini, in qualità di membro del neonato Comitato strategico per l'interesse nazionale in economia, definito dal 'Sole 24 Ore' "la task force di 12 esperti costituita dal governo per attrarre gli investimenti di paesi amici e cercare per quanto possibile di tenere alla larga quelli sgraditi, specie in settori sensibili, come energia, difesa e telecomunicazioni". Frattini, Inox & C. hanno incontrato i vertici di Adia, il fondo sovrano degli Emirati, che è il primo del mondo ed è pronto a investire in Italia.

Strano: solo tre giorni prima Berlusconi aveva lanciato l'allarme sui "fondi sovrani, soprattutto arabi" che minacciano "Opa ostili su aziende italiane". Evidentemente Adia fa eccezione. Forse perché possiede il 2 per cento di Mediaset. Quando si dice la combinazione. Se l'Innocenzi che vigila sul fondo arabo è lo stesso che veglia così bene sulle tv, allora è una garanzia. Siamo in una botte di ferro. Anzi, d'acciaio. Inox.
(24 ottobre 2008)

Nessun commento: