LA STAMPA
30/11/2008
«Abbiamo deciso di chiedere a Berlusconi di fare uno sforzo difficile ma necessario: vista la crisi economica, deve eliminare il carrozzone delle Province italiane». Fa discutere l'appello rivolto al premier del quotidiano Libero che nell'edizione di oggi chiede ai suoi lettori di firmare un coupon o sottoscrivere l'iniziativa sul sito internet. Dopo le promesse in campagna elettorale si apre un nuovo fronte per il governo.
Il vicedirettore Gianluigi Paragone spiega il senso della campagna del quotidiano diretto da Vittorio Feltri: «Basta giri di parole: il governo deve abolire le Province - è l'invito di Paragone - . Ogni anno ci costano la bellezza di 16 miliardi e mezzo. Durante la campagna elettorale sembrava che le Province fossero destinate alla mannaia; erano tutti d’accordo ad abrogarle. Tutti eccetto la Lega, una forza che del territorio si sente sentinella. Capiamo le ragioni del Senatur. Tuttavia non possiamo desistere dall’appello. Berlusconi deve avviare un processo di progressivo smantellamento». La ricetta di Paragone è semplice: «Vada da Bossi e gli dica: caro Umberto, io mi impegno per accelerare i tempi del federalismo e tu non ti metti di traverso, tanto il federalismo può tranquillamente prescindere dalle Province».
Ma Berlusconi ha di fronte un doppio ostacolo, perchè, prima di abolire le Province esistenti, dovrà cominciare a bloccare i processi di costituzione di quelle potenziali: 25 secondo il conteggio fatto da Libero. E poi c'è Umberto Bossi che alza le barricate. Il ministro per le Riforme è tornato ieri a difendere il ruolo delle province definendole «assolutamente utili» perchè «costituiscono l’identità e non si può vivere senza l’identità». Alla domanda su come pensa di convincere gli elettori di centrodestra, anche dopo il lancio della campagna del quotidiano Libero per l’abolizione delle province, il Senatùr replica: «Basta che io parli con Berlusconi e un accordo lo troviamo». Intanto Feltri canta vittoria sostendendo di aver già raccolto centinaia di firme da parte dei cittadini.
Un'apertura alla battaglia sulle Province arriva dall'opposizione. Mentre il Pd, almeno per ora, tace scendono in campo Di Pietro e Casini con due lettere pubblicate oggi su Libero. Il leader dell'Italia dei Valori apre parlando di sfida «importante che l’Italia dei Valori condivide». «Questi enti per i cittadini sono ormai solo centri di spesa, moltiplicatori di posti. Il partito dell’Italia dei Valori aderisce all'appello e - annuncia Di Pietro - si farà promotore di una proposta di legge» per «testare le reali intenzioni dell'esecutivo». Sulla stessa linea anche il leader dell'Udc Casini che si dice pronto ad una collaborazione parlamentare con la maggioranza anche se «il governo sembra essersi dimenticato della promesse». «Sottoscriviamo in piano l'iniziativa - continua Casini - e vogliamo farcene promotori nelle aule parlamentari». Insomma, la parola passa al governo, Bossi permettendo.
1 commento:
Appunto: Bossi permettento !
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