Molestata da un sergente, la soldatessa ha ottenuto un risarcimento record: 187 mila sterline
LONDRA — Kerry Fletcher ha 32 anni, è alta, bella, di mestiere fa il soldato ed è dichiaratamente lesbica. Tutto bene, o quasi, fino a quando un sergente nel 2006 le ha detto: «Vieni a letto con me, ti riporto sulla giusta via». La soldatessa Kerry non ha accettato, ma siccome era abituata al clima da caserma per un po' ha sopportato. Il sergente ha insistito, si è fatto sempre più assillante e volgare: «Non sai quello che ti perdi, io potrei convertirti», «magari preferisci le cose a tre...» le ha scritto in vari sms. Lei alla fine lo ha denunciato e da quel giorno il reggimento l'ha messa nell'angolo, sottoponendola ad altre umiliazioni. Il tribunale del lavoro di Leeds ora ha condannato il Ministero della Difesa a versare 187 mila sterline di danni (circa 220 mila euro) per «molestie e discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale». Una cifra record, nella quale il giudice ha inserito 50 mila sterline di «danni esemplari» per la complicità dei superiori che volevano coprire il sergente.
In aula sono sfilati parecchi testimoni e se ci fossero state le telecamere (proibite in Gran Bretagna), ne sarebbe uscito un film come quelli italiani anni Settanta interpretati da Alvaro Vitali. Il Ministero della Difesa ha citato commilitoni secondo i quali Kerry Fletcher era una provocatrice, era stata sorpresa «in quelle attività» con un'altra soldatessa e per la sua auto privata aveva scelto la targa TRTX, che in gergo significherebbe più o meno «baci dalla tart », dove tart sta per «ragazza facile». I giornali popolari, schierati in massa contro Kerry, hanno ricordato che nel 1998 la soldatessa era finita in prima pagina quando l'avevano sorpresa abbracciata a letto (in branda) con una poliziotta militare australiana. Erano ancora i tempi in cui l'omosessualità era bandita dalle forze armate e la soldatessa se l'era cavata negando di essere lesbica e sostenendo che stava solo parlando con la collega.
Poi la legge è cambiata e Kerry si è dichiarata. Ma la Royal Artillery evidentemente resta un'istituzione maschilista. Fletcher era stata la prima donna nel King's Troop, la più celebre batteria d'artiglieria a cavallo del mondo, costituita nel 1793. Si era meritata titoli sui giornali. E ancora foto quando fu la prima soldatessa a sfilare di fronte alla regina nella parata Trooping the Colour. Aveva servito anche in Bosnia «distinguendosi », come si dice nei bollettini. Poi era entrato in scena il sergente Ian Brown, con le sue proposte indecenti. Un tipo caratteristico il sergente: si vantava di essersi portato a letto decine di colleghe e in qualche occasione era arrivato al limite della violenza.
Il giudice ha deciso che la Fletcher, grado Lance Bombardier, è stata sottoposta a una «campagna di vittimizzazione ». Ma ora protestano le associazioni dei veterani di Iraq e Afghanistan, perché il risarcimento è superiore a quello riconosciuto agli invalidi per servizio: un Royal Marine che ha perso una gamba e un braccio in azione ha appena ricevuto solo 160 mila sterline. «È osceno », dice la Veterans' Association. «La soldatessa ha subito qualche ferita morale che guarirà, i mutilati sono segnati per la vita», ha detto il deputato conservatore Patrick Mercer, ex colonnello. Alle ultime udienze la Lance Bombardier Kerry si è presentata con la compagna, una pilota della Lufthansa, «una tedesca»: anche questo particolare è stato usato dai tabloid contro di lei.
Guido Santevecchi
28 novembre 2008
venerdì 28 novembre 2008
«Sono lesbica», Kerry vince la battaglia
IL CORRIERE DELLA SERA
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3 commenti:
Che dire, che così imparano le autorità militari a garantire tutti gli appartenenti ai corpi militari ?
Certo, prima o poi bisogna iniziare a farlo, specie quando si toccano le casse dell'erario, in questo caso britannico.
Mi domando se non è un po' colpa dei maschietti una scelta di campo diversa.
Ciao Luigi,
Complimenti per il Blog!
Sono bartolo, aiutami a cercare le schede di cui mi hai parlato, grazie!
Un Caro Saluto
b
Ciao Bartolo, grazie per i complimenti.
Cerca le cartelle intestate: "LUIGI MORSELLO" e "LUIGI MORSELLO - STORIE DAL CARCERE".
Sono in fondo al blog.
Per quanto riguarda quest'ultima, non è ancora completa e, forse, se ne farà un libro di memorie.
A me non interessa molto, mi basta divertirmi e io mi diverto.
Nel profilo c'è anche la mia mail, se ti interessa.
Ricambio cordiali saluti.
Più tardi metterò due post scritti da me, gradirei li leggessi e mi dessi le tue impressioni.
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