mercoledì 3 dicembre 2008

Berlusconi attacca sinistra e giornali

LA STAMPA
2/12/2008

«Ma che vergogna! Tutti dovrebbero andare a casa: i politici della sinistra e i direttori dei giornali. Se uno è coerente deve cambiare mestiere. Gli italiani lo sappiano. Scusate se parlo così ma questa volta è troppo grossa». Silvio Berlusconi torna a polemizzare con l’opposizione per gli attacchi «strumentali» sul "caso Sky".

«Se fossero coerenti, dovrebbero andare in Parlamento e dire: mettiamo l’Iva al 10% per tutti. Tutti uguali. Ma il fatto è che c’è Mediaset e non lo faranno...». Il premier dice di «capire Sky» ma sottolinea «il rapporto privilegiato tra l’azienda e la sinistra». Berlusconi punta il dito anche contro i giornali «che mi hanno attaccato in modo indegno». Il Cavaliere tira in ballo "La Stampa" e anche le vignette del "Corriere": «Ma che vergogna! Tutti dovrebbero andare a casa». «Dovrebbero smettere di fare politica e andare a casa, ma si rimangeranno tutto.

«Questa - aggiunge il presidente del Consiglio - è la sinistra della vergogna, sinistra che si deve nascondere, sinistra che deve andare a casa. Gli italiani lo sappiano». Berlusconi torna ancora una volta sul piano anti-crisi e sugli attacchi della sinistra riguardo alla decisione di aumentare l’Iva al 20% per le pay-tv: «Dovrebbero avere rispetto per se stessi e fare un altro mestiere. Se uno è un uomo che si guarda allo specchio, dovrebbe cambiare mestiere. Parlo di direttori e politici. E poi dicono che è Silvio Berlusconi ad avere un conflitto d’interesse...». Il Presidente del Consiglio pronuncia più volte la parola «vergogna» e se la prende anche con i giornali: «Ho visto che "La Stampa" ha titolato "Berlusconi contro Sky". Ho visto le vignette del "Corriere"... Che vergogna».

«Lo scomposto attacco dell’on. Berlusconi ai direttori del "Corriere" e de "La Stampa" è l’ennesima prova che il Presidente del Consiglio non ha alcun rispetto per l’autonomia dell’informazione», afferma una nota della Federazione Nazionale della Stampa Italiaan a firma del presidente Roberto Natale, per il quale «non si può ignorare la serie sempre più fitta di attacchi che Berlusconi sta portando all’informazione, sia televisiva sia stampata, che ha evidentemente la "colpa" di non assecondarlo a sufficienza in una rappresentazione edulcorata e forzatamente ottimistica della situazione italiana». «Grande preoccupazione» è espressa da Natale anche per il fatto che, «secondo quanto prevede la legge Gasparri, Berlusconi potrà entrare fra appena due anni nella proprietà dei maggiori quotidiani italiani». «È necessario ribadire - conclude il presidente della Fnsi - che a noi giornalisti spetta il diritto-dovere di raccontare la realtà del Paese. Il Presidente del Consiglio se ne deve fare una ragione».

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