30 Novembre 2008
Nel pacchetto ironicamente denominato “anti-crisi” è contenuto un provvedimento che colpisce gli abbonamenti della pay-tv, ossia Sky. Il provvedimento raddoppia l’iva dal 10 al 20%.
Silvio Berlusconi sta utilizzando, ancora una volta, lo Stato e la sua posizione in conflitto di interessi per favorire le sue televisioni. Lo fa invitando grottescamente i cittadini a consumare di più ma prelevando ulteriori soldi dalle loro tasche.
Il rilancio dei consumi millantato in comizi e apparizioni televisive si è arrestato a misure fittizie e di facciata come quelle della social card. Se Berlusconi avesse voluto rilanciare i consumi avrebbe ridotto l’iva come è accaduto in Inghilterra dove Gordon Brown ha annunciato la riduzione dell’iva dal 17,5 al 15%. La realtà è che questa manovra mira a colpire l’unico vero concorrente sul mercato di Mediaset , Sky, un’azienda che in questi anni, come afferma il suo amministratore delegato Italia Tom Mockridge, ha creato migliaia di posti di lavoro investendo continuamente per lo sviluppo dell’azienda in Italia. Non basta, colpisce anche 4,6 milioni di famiglie. L’azienda di Cologno finge in pubblico di indignarsi, ma brinda in privato nella villa di Arcore, visto che la manovra sarebbe comunque insignificante poiché colpirebbe una parte marginale del business di famiglia del Presidente del Consiglio.
Dopo la vicenda Europa 7, Silvio Berlusconi compie un'altra manovra per mettere al sicuro le sue aziende dalla crisi che investirà il Paese, le famiglie e le altre imprese, non le sue.
1 commento:
Questo sì che è parlar chiaro !
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