venerdì 12 dicembre 2008

Lo spirito di patata e il raddoppio dell'Iva

IL CORRIERE DELLA SERA


Non si occupa Sos Patata di tuberi commestibili né di patate bollenti o di piedi a patata. No. Senza rinunciare allo spirito di patata (spacciato per ironia) e alla semantica dell’eufemismo, la patata in questione è quella lì, la più celebre, su cui Roberto Benigni ha istruito uno show con Raffaella Carrà. Alcune ragazze, di cui presto diremo i nomi, si rendono disponibili a ogni tipo di lavoro: c’è bisogno d’aiuto in una pizzeria o da uno sfasciacarrozze o da un produttore di tubi polimeri?

Nessuna paura: il pronto soccorso delle ragazze, povere smandrappate che faticano a mettere due parole in croce, interviene e fa l’unica cosa che sa fare. Che poi consisterebbe nello spogliarsi, non nella variante «vedo non vedo» ma in quella più manifesta del «vedo» e basta. Le Patate arrivano sul posto di lavoro già completamente nude, o quasi, e con minimo sforzo fanno il resto. Che poi, dal punto di vista sociale, sarebbe quello di tirare su il morale (FX, canale 113 di Sky, martedì alle ore 22, 14 puntate).

Le ragazze che fanno parte del team capitanato da Patata Cherì sono Daisy, patata magica, Dayana, patata sorprendente, Fede, patata strategica, Flap Flap, patata positiva, Justine, patata dell'amore, Roberta, patata sognatrice, Sahara, patata meraviglia, Sofia, patata perfetta, Symba, patata rilassante, e Valeria, patata fantasia: «Non importa se a richiedere i loro servizi siano facchini, magazzinieri, pescatori,muratori o semplicemente maschi stravaccati sul divano: le ragazze sono pronte ad applicarsi in ogni mestiere al posto loro e a farlo come meglio sono capaci, cioè... come mamma le ha fatte!». Se questa, come reclamizzato e riportato seriamente da alcuni giornali, è davvero l’ultima frontiera della pay-tv siamo a posto. È il peggior spot che si potesse fare contro il raddoppio dell’Iva. Sos Patata è prodotto da Magnolia, ramo tv della gloriosa De Agostini di Novara.

Aldo Grasso
11 dicembre 2008