(L'Unità, 30 dicembre 2008)
Il destino cinico e baro continua ad accanirsi sui Mastella’s. Stavano quasi riuscendo a rifarsi una verginità sulla pelle di Cristiano Di Pietro, a suon di interviste compiacenti. Ma proprio sul più bello è giunta notizia delle dimissioni di Di Pietro jr. dall’IdV per un paio di semplici raccomandazioni: un gesto di grande dignità, che infatti in Italia non fa mai nessuno, nemmeno se l’arrestano. Ieri il Giornale raccoglieva le lamentazioni di Elio Mastella, che si presenta come un umile metalmeccanico finito nel «terribile tritacarne mediatico» e tiene a distinguersi da Cristiano: «Mai avuto raccomandazioni, mai provato a far carriera nel partito di papà, che è uno dei politici meno familisti». Infatti Sandra, moglie di Clemente, presiede il consiglio regionale campano. Il cognato Pasquale Giuditta era deputato. Il consuocero Carlo Camilleri era capo del consorzio del Sele. L’altro figlio, Pellegrino, era consulente del governo e assicuratore de Il Campanile, con moglie all’Agcom. Elio, il metallurgico della porta accanto, era responsabile della «Iside Nova» che organizzava eventi culturali a Benevento patrocinati dal consiglio regionale di mammà, mentre la fidanzata Roberta era leader dei giovani Udeur e consigliera regionale in Liguria, e l’ex fidanzata Manuela era praticante al Campanile. Elio e Pellegrino acquistarono 4 alloggi più la sede romana del Campanile a prezzi stracciati e ora pagano una super-rata mensile di 6700 euro, alla portata di ogni metalmeccanico. Meno male che papà non è familista, sennò metteva a carico dello Stato anche la colf e la gatta.
1 commento:
Ce l'hanno nel DNA !
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