martedì 9 dicembre 2008

Pace fatta tra Procure Salerno e Catanzaro. Napolitano: «È un passo significativo»

(Quantum mutatus ab illo)

IL CORRIERE DELLA SERA

ROMA - Tra le Procure di Salerno e Catanzaro è scesa la pace. I due uffici giudiziari - dopo lo scontro sui fascicoli «Why Not» e «Poseidon» finito al Csm - hanno firmato un'intesa che «ha consentito il ripristino, mediante idonee iniziative processuali, delle condizioni per il pieno esercizio della giurisdizione». Lo sottolinea il procuratore generale della Cassazione, Vitaliano Esposito, in una nota trasmessa al presidente Giorgio Napolitano e i cui contenuti sono stati riferiti dal segretario della Procura generale della Cassazione, Pasquale Ciccolo. Esposito richiama l'«alto auspicio», espresso nel comunicato del Quirinale del 4 dicembre a proposito dello scontro tra le Procure di Salerno e Catanzaro sull’inchiesta De Magistris, affinché «gli organi di vertice dell’ordine giudiziario volessero assumere specifiche iniziative dirette a superare la paralisi processuale».


L'ACCORDO - Il giorno successivo i procuratori generali di Catanzaro e Salerno sono andati nell’ufficio del Procuratore generale della Corte di Cassazione: «Entrambi - si riferisce nella nota inviata al presidente della Repubblica -, consapevoli della estrema delicatezza e gravità della situazione venutasi a determinare, hanno raggiunto, con grande senso di responsabilità istituzionale, una intesa per superare tale situazione. L’intesa si è poi concretizzata in un incontro a Salerno tra i magistrati dei due uffici requirenti, che ha consentito il ripristino, mediante idonee iniziative processuali, delle condizioni per il pieno esercizio della giurisdizione».


NAPOLITANO - Il presidente Napolitano ha «vivamente apprezzato» la comunicazione dell’intesa tra le Procure di Catanzaro e di Salerno. «La risoluzione, assunta dagli organi di vertice degli uffici giudiziari nell’esercizio delle attribuzioni previste dalle disposizioni vigenti, costituisce un significativo passo verso il superamento della grave situazione di paralisi delle rispettive funzioni processuali creatasi a seguito dell’aspro contrasto tra le due Procure» si legge in una nota del Quirinale.


09 dicembre 2008

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Quantum mutatus ab illo!
Tradotto: Quanto diverso da quello (che è stato).
Ma sarà poi vero ?