domenica 14 dicembre 2008

Trans e prostitute. "Anche noi in crisi"

LA STAMPA
14/12/2008
FLAVIA AMABILE

Forse prostitute e trans d’Italia avrebbero dovuto scioperare. Tre giorni, e avrebbero ottenuto quello che chiedono: cancellare il disegno di legge del ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna sulla prostituzione e ordinanze come quella di Alemanno, a Roma, che prevede abiti decorosi per tutte. E invece hanno scelto di scendere in piazza in un sabato pomeriggio di pioggia, in una Roma ancora mezza allagata, ed erano davvero poche. Si sono ritrovate a piazza Farnese un centinaio di loro, davanti a un camion trasformato in palco-appartamento e con una folla formata da radicali, politici del Partito democratico e di Rifondazione, gay e lesbiche, operatori di sostegno laici e cattolici.

Sono una categoria in crisi come le altre che da mesi protestano nelle piazze d’Italia. Luciana, origini brasiliane, da quindici anni in Italia: «Abbiamo dovuto abbassare i prezzi, soldi non ce ne sono più molti in giro». Roberta, napoletana trapiantata in Abruzzo: «La nostra rovina sono le ragazze dell’Est. Ora sono in arrivo anche le cinesi, per noi italiane è la fine. Il governo dovrebbe buttare fuori almeno le clandestine». Tamara, romana: «Io non ce l’ho con le extracomunitarie, ma davvero noi non possiamo più andare avanti così. Loro hanno i protettori, noi non abbiamo nessuno e abbiamo delle case: lo sa quanto ci costano?».

Ogni tanto qualcuno sale sul palco. «Giù le mani dalle mutande dei cittadini», urla ad esempio Franco Grillini, ex deputato Pd. Del ddl Carfagna dice che è «una legge mafiosa» che «consegna del tutto la prostituzione nelle mani della criminalità». Fra i gadget in vendita: spillette con scritto «Sono una puttana», adesivi «Difendi la tua lucciola di quartiere», magliette con una foto di Mara Carfagna giovane e in carriera nel mondo televisivo: forme prorompenti, bocca seducente, vestiti molto al di sotto di quanto le ordinanze di Alemanno lascerebbero circolare in strada senza una maxi-multa.

Gratis, invece, il kit per diventare riciclatori di morale pubblica creato dal gruppo Amatrix: vince chi ottiene la massima efficienza di decoro urbano. Paola Concia, deputato Pd, anche lei in piazza: «Il ministro Carfagna è il peggior ministro per le Pari Opportunità del mondo: nasconde i problemi invece di affrontarli, favorisce l’emarginazione e lo stigma sociale verso i più deboli». Sergio Rovasio, radicale: «Non è coerente dire in tono ripugnante che non bisogna vendere il proprio corpo, quando in passato ha posato per calendari». Manca Luxuria ma ci sono gli striscioni contro Silvio Berlusconi e Gianni Alemanno: «E’ la loro morale che inquina le strade». E ci sono i numeri di un mercato alle prese con la concorrenza delle donne dell’est: «Nove milioni gli uomini che comprano sesso contro le 70 mila prostitute.

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