lunedì 19 gennaio 2009

Berlusconi: «I nostri carabinieri per il controllo dei valichi a Gaza»

IL CORRIERE DELLA SERA

ROMA - «Siamo qui per portare l'appoggio italiano ad Israele in questo momento difficile e con il contributo europeo». Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha raccontato così il suo incontro nella serata di domenica, a Gerusalemme, con il primo ministro israeliano Ehud Olmert insieme ai leader dei principali paesi europei. Berlusconi ha ribadito poi come l'Italia sia impegnata in progetti di assistenza umanitaria anche per la popolazione civile di Gaza. Un «piano Marshall» per la ricostruzione dell'economia palestinese e la cittadina siciliana di Erice come sede di eventuali negoziati di pace in Medioriente sono le altre due proposte del governo italiano che il presidente del Consiglio ha ribadito anche davanti al primo ministro israeliano.

CARABINIERI AI VALICHI - «Abbiamo dato il nostro benestare - aveva invece detto nel pomeriggio, a margine del vertice di Sharm el Sheik sulla crisi di Gaza - affinché i nostri carabinieri si possano unire a eventuali formazioni per il controllo dei valichi». Il premier ha offerto anche la partecipazione ad eventuali azioni militari in mare per fermare il contrabbando di armi.

LA RUSSA: «SIAMO PRONTI» - Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, dopo la disponibilità offerta al presidente del Consiglio, ha confermato che l'Italia è pronta a inviare un contingente di carabinieri e due navi della Marina nell'ambito di un eventuale contributo internazionale alle operazioni per il mantenimento della pace tra Israele e Hamas. «Già nei giorni scorsi - ha ricordato il ministro - avevo invitato il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini, a predisporre un piano, che ora è pronto, per l'eventuale partecipazione dei nostri militari ad un'operazione di pace». Il piano, ha proseguito La Russa, «prevede la possibilità dell'invio di due navi e di un modesto contingente di carabinieri al valico di Rafah, dove peraltro sono già presenti alcuni militari dell'Arma nell'ambito della missione dell'Unione Europea Eubam, che riguarda il controllo della frontiera tra la Striscia di Gaza e l'Egitto».

OBAMA - Secondo Berlusconi, la comunità internazionale «deve fare un grandissimo sforzo» per la soluzione della questione israelo-palestinese e «con l'avvento della nuova amministrazione Usa spero si faccia l'ultimo decisivo passo per arrivare ad una soluzione vera e concreta del problema». Berlusconi ha ricordato che la questione mediorientale è aperta da anni e «qualche volta ci siamo sentiti vicini ad una conclusione». Questa volta, ha aggiunto, «vista l'iniziativa così incisiva e valida del presidente Mubarak cui si è aggiunta l'azione del presidente Sarkozy e con l'avvento della nuova amministrazione Usa, si deve fare l'ultimo sforzo per arrivare ad una soluzione vera e concreta».

CONFERENZA - A proposito della proposta di tregua lanciata da Hamas proprio mentre era in corso il vertice, Berlusconi ha dichiarato: «È poco ma è sempre qualcosa». Il presidente del Consiglio ha poi confermato la disponibilità dell'Italia ad ospitare ad Erice, in Sicilia, un'eventuale conferenza per la pace e di essere pronta a pagarne tutte le spese.

18 gennaio 2009

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