--IL VELINO SERA--
Roma, 16 gen (Velino) - La Chiesa può dichiarare nullo il matrimonio dei coniugi che hanno rapporti sessuali protetti. Anche se la scelta del preservativo è obbligata per evitare la trasmissione di una malattia da cui è affetto il marito. La decisione inoltre può essere confermata dallo Stato italiano anche se, naturalmente, soltanto in riferimento alle nozze concordatarie. In pratica, se marito e moglie hanno rapporti protetti si potrebbero ritrovare sposati solo civilmente. La Cassazione infatti ha confermato una sentenza della Corte d’appello di Roma che nel 2005 aveva ratificato un decreto della Segnatura Apostolica che a sua volta aveva dichiarato nullo, ai fini del diritto ecclesiastico, il matrimonio tra Fabio N. ed Elisabetta T. Successivamente la Corte d’appello ha ratificato, ossia reso valida anche in Italia, la decisione Apostolica. Nonostante fosse stato sottolineato che la scelta di avere rapporti protetti non doveva essere considerata una “deliberata volontà di rifiutare la dottrina della fede”, ma una necessità per evitare il contagio di una patologia della quale soffriva uno dei coniugi. Inutile il ricorso a piazza Cavour: i giudici della prima sezione civile della Suprema Corte hanno confermato la sentenza d’appello. Dall’album del matrimonio di Fabio ed Elisabetta si possono anche togliere la foto con l’abito bianco.


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