sabato 31 gennaio 2009

Il kamikaze Dominioni

Son passati ben tre giorni da Piazza Farnese, giorno in cui fui accusato da media e politici, contrariamente al vero, di aver oltraggiato il Presidente della Repubblica. Quel che dovevo ribattere su questa menzogna l'ho già scritto e detto abbondantemente. Non mi ripeterò.

Invito solo i cittadini a leggere i miei articoli di questi giorni, ma soprattutto a guardare i numerosi video del mio intervento in quella piazza presenti in Rete. Ma il professore Oreste Dominioni, che sostiene di "non essere amico di questo o di quel governo", ma che è anche avvocato di famiglia Berlusconi oltre che Presidente dell'Unione delle camere Penali, non è soddisfatto delle evidenze, ed ha deciso di intentare una causa contro il sottoscritto per vilipendio al Capo dello Stato.

Una mossa puramente politica. Nessun uomo di giustizia preparato, ascoltando il mio discorso, avrebbe proceduto in perfetto stile kamikaze. Ma a Dominioni non interessa vincere, ne a lui ne a chi gli ha chiesto di porre in essere la denuncia. Quel che conta è l'articolo a pagina 14 del Corriere della Sera, per la sentenza poi passeranno anni e gli italiani dimenticheranno.

Sono certo che vincero' la causa per tre buone ragioni.

La prima perche' non ho mai accusato il Capo dello Stato di essere mafioso, ne' l'ho mai pensato (la registrazione integrale del mio intervento ne sara' la prova).

La seconda perche' nell'aver rispettosamente sostenuto che, a mio avviso, il Capo dello Stato non sempre si sarebbe dimostrato imparziale, ho esercitato un legittimo diritto di critica che la Carta costituzionale garantisce a tutti i cittadini nei confronti di ogni autorita'.

La terza perche', a prova del predetto diritto di critica, portero' in tribunale una copiosa rassegna stampa, di ben piu' ampio spessore, riguardante numerosi casi di critica nei confronti di altri presidenti della Repubblica (tra questi cito Cossiga, Ciampi e soprattutto Scalfaro), senza che nessuno abbia sollevato tale e tanto clamore come quello scatenatosi nei miei confronti solo perche' non sono allineato al sistema e non mi rassegno ad abbassare la testa.

Una cosa, da subito, posso assicurare al professore Dominioni che in alcun modo, non chiedero',che mi sia riservata l'insindacabilita' delle dichiarazioni rese come parlamentare. Se qualcuno vuole il processo, e' bene che ci sia perche' i principi costituzionali, come la liberta' di pensiero e di espressione, vengano riaffermati.

Inoltre, ricordo che le denunce sono come i cerini: una volta accesi devi essere sicuro di non scottarti.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Però, è determinato Di Pietro! Ho visto che da me non hai scritto se a tuo avviso è più un Robespierre o un Mussolini, in compenso hai scritto parole bellissime sul film "La Zona Grigia" e ti ringrazio enormemente. Non commento sotto le tue parole per meglio permettere ai visitatori di apprezzarle.
Un caro saluto
Carolina

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Mi è sfuggito il post, adesso ci vado, però ti dico subito: non è nè l'uno e nemmeno l'altro.
E' un ex magistrato, un uomo di legge, che mette al primo posto, com'è giusto, le regole e il loro rispetto.
E' rimasto l'unico a farlo, se ce lo giochiamo non resterà più nessuno.