mercoledì 21 gennaio 2009

Obama: primi impegni da Presidente

LA STAMPA
21 GENNAIO 2009

Il primo atto ufficiale di governo di Barack Obama è stata la firma su un documento dal fortissimo valore simbolico: un proclama che stabilisce che la giornata odierna, 20 gennaio, venga considerata "Giornata Nazionale del rinnovamento e della riconciliazione". Il proclama, informa il blog presidenziale sul sito web della Casa Bianca, è stato firmato dal Presidente pochi minuti dopo il giuramento in Campidoglio.

«La nostra Nazione è provata e il nostro popolo vive una grande incertezza - afferma il proclama - ma la storia dell’ America è la storia di rinnovamento di fronte all’avversità e riconciliazione in un tempo di discordia, e sappiamo che c’è uno scopo per tutto sotto i cieli». Dicendosi «rinnovato dal coraggio del popolo americano e fortificato dalla mia fede in un Dio grandioso», Obama ha proclamato la riconciliazione e invitato i cittadini americani a dedicarsi, specialmente oggi, al servizio agli altri.

La prima decisione operativa del Presidente Obama avrà, molto probabilmente, una valenza simbolica e di rottura. Già da oggi, infatti, potrebbe iniziare a smantellare la cosiddetta "Mexico City Policy", procedendo con l'abolizione della norma, adottata due anni fa dall'amministrazione Bush, che proibisce agli Usa di finanziare organizzazioni e piani per la pianificazione familiare che prevedano l’aborto.

Il presidente degli Stati Uniti ha poi promesso, durante la sua campagna elettorale, di mettere velocemente fine alla guerra in Iraq e di questo parlerà già oggi nel corso della sua prima riunione con i consiglieri alla sicurezza e gli alti gradi militari. Obama ha, infatti, convocato il segretario alla Difesa Robert Gates alla Casa Bianca, insieme ad altri membri del Consiglio di sicurezza nazionale per esaminare la situazione irachena. Grande attenzione anche verso la guerra in Afghanistan e infatti alla riunione parteciperà il generale David Petraeus, che supervisiona i due fronti. In collegamento satellitare, infine, i due generali comandanti delle truppe in Iraq e in Afghanista, Ray Odierno e David McKiernan.

Il presidente Obama aveva inoltre assicurato che la chiusura della prigione di Guantanamo sarebbe stata uno dei suoi primi atti una volta alla Casa Bianca e, per rispettare l'impegno, ha deciso di cominciare proprio sospendendo il sistema giudiziario istituito nel 2006 dall’amministrazione Bush per giudicare i detenuti di Guantanamo perseguiti per crimini di guerra. Su ordine del Presidente, infatti, i pubblici accusatori dei tribunali di Guantanamo per i crimini di guerra hanno chiesto ai giudici militari di "congelare" per 120 giorni i casi pendenti. «Nell’interesse della giustizia e su richiesta del presidente degli Stati Uniti e del segretario alla Difesa - si legge in una mozione distribuita alla stampa - il governo chiede che le commissioni militari autorizzino un aggiornamento delle procedure nei casi menzionati fino al 20 maggio». La mozione della pubblica accusa sarà presentata oggi a due giudici: Stephen Henley, che ha in carico il processo contro i cinque presunti attentatori delle Twin Towers, e Patrick Parrish, che si occupa del caso di Omar Khadr, un canadese arrestato 15 anni fa in Afghanistan per l’omicidio di un militare americano.

1 commento:

Luz ha detto...

Bene, noi speriamo che almeno un pallido riflesso delle "bonifiche" del Presidente Obama, arrivi fino a noi. Certo ci credo poco, anche perché in Italia tutto quello che è meritevole di essere copiato ed attualizzato viene costantemente buttato via, tanto più con questo governo cieco e irresponsabile.