lunedì 19 gennaio 2009

Villari: "Dimissioni? Prima il cda Rai". E i commissari lasciano in massa

LA REPUBBLICA

ROMA - "Sono disponibile a mettere all'ordine del giorno la discussione sulle mie dimissioni, ma non subito...". Il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Riccardo Villari, scrive così una nuova puntata della telenovela che si consuma da tempo. Dal giorno in cui lui, esponente dell'opposizione, venne eletto con i voti della maggioranza. Un'anomalia che si è trascinata per mesi. E che ancora non pare essere arrivata al termine. Nonostante l'evidente anomalia della vicenda, l'espulsione dal Pd, le pressioni arrivate anche dai presidenti di Camera e Senato, Villari ha continuato a far buon viso a cattivo gioco. E anche oggi, in una lettera ai membri della commissione, posticipa la discussione sulle sue dimissioni agli impegni da rispettare: dal regolamento elettorale per le elezioni che si svolgeranno in Sardegna, alla nomina del Cda della Rai scaduto da 7 mesi. Dopo, solo, dopo si dice "disponibile a discutere delle dimissioni". Lettera inutile, però. Tutti i commissari del Pdl si sono dimessi e dal Pd sono state inviate lettere individuali di "dimissioni irrevocabili" ai presidenti di Camera e Senato. "Mi sembra che la paralisi sia un fatto oggettivo e irreversibile" commenta il presidente del Senato, Renato Schifani.

Adesso spetterà ai gruppi indicare i nuovi componenti scelti in numero uguale tra Camera e Senato. Si trattera' quindi ''di applicare l'accordo tra Pd e Pdl per avere un nuovo presidente'' che dovrebbe essere ancora il senatore del Pd Sergio Zavoli.

Secca la replica del Pd a Villari. ''E' troppo tardi, risparmi l'inchiostro'' taglia corto il capogruppo del Pd in Vigilanza Rai, Fabrizio Morri.

(19 gennaio 2009)

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

A mio giudizio Villari, dell'alta borghesia napoletana, ricco di famiglia, medico specializzato con uno studio ben avviato, che non ha bisogno della politica, si sta divertendo da pazzi a fargli dannare l'anima a tutti, destra, sinistra e centro, IdV compresa, che però si è subito defilata dopo la sua elezione.
Chiudendo in "bellezza" la sua stagione politica !