La musica è in grado di agire universalmente sulle emozioni anche in chi non l'ha mai sentita prima. È quanto emerso da uno studio condotto su una popolazione africana da un gruppo di ricercatori del Max-Planck-Institute for Human Cognitive and Brain Sciences.
La musica può provocare o trasmettere facilmente tre delle emozioni fondamentali: la felicità, la tristezza e la paura indipendentemente dalla razza o la cultura.
Lo studio è stato condotto sui Mafa uno dei circa 250 gruppi etnici presenti in Camerun, una popolazione che non aveva mai sentito musica occidentale. La caratteristica fondamentale nella musica occidentale è l'espressione delle emozioni, ma in altre tradizioni musicali la musica è spesso apprezzata per altre qualità, come il coordinamento di gruppo nei rituali. Nonostante questo, i membri di questo popolo hanno immediatamente risposto agli stimoli riconoscendo le emozioni trasmesse, dimostrando che il linguaggio musicale è universale e può anche stimolare il benessere emotivo.
Durante l'esperimento i ricercatori hanno manipolato i brani musicali e gli ascoltatori hanno subito mostrato di non gradire le manipolazioni, ma di apprezzare i brani originali.
La conclusione tratta dai ricercatori è stata che sia gli ascoltatori occidentali che quelli della popolazione Mafa, hanno mostrato una capacità di riconoscere al di là di dubbi le tre espressioni emotive e che queste possono essere universalmente veicolate attraverso la musica, in particolare quella occidentale, in modo molto simile alle espressioni del volto umano che possono trasmettere le emozioni anche senza l'uso della parola. Le emozioni, come sappiamo, possono agire a livello psicofisico stimolando o inibendo il benessere e la musica può anche avere un collegamento con esse.
Lo studio è stato pubblicato nella versione on-line del Current Biology, una pubblicazione Cell Press.
La musica può provocare o trasmettere facilmente tre delle emozioni fondamentali: la felicità, la tristezza e la paura indipendentemente dalla razza o la cultura.
Lo studio è stato condotto sui Mafa uno dei circa 250 gruppi etnici presenti in Camerun, una popolazione che non aveva mai sentito musica occidentale. La caratteristica fondamentale nella musica occidentale è l'espressione delle emozioni, ma in altre tradizioni musicali la musica è spesso apprezzata per altre qualità, come il coordinamento di gruppo nei rituali. Nonostante questo, i membri di questo popolo hanno immediatamente risposto agli stimoli riconoscendo le emozioni trasmesse, dimostrando che il linguaggio musicale è universale e può anche stimolare il benessere emotivo.
Durante l'esperimento i ricercatori hanno manipolato i brani musicali e gli ascoltatori hanno subito mostrato di non gradire le manipolazioni, ma di apprezzare i brani originali.
La conclusione tratta dai ricercatori è stata che sia gli ascoltatori occidentali che quelli della popolazione Mafa, hanno mostrato una capacità di riconoscere al di là di dubbi le tre espressioni emotive e che queste possono essere universalmente veicolate attraverso la musica, in particolare quella occidentale, in modo molto simile alle espressioni del volto umano che possono trasmettere le emozioni anche senza l'uso della parola. Le emozioni, come sappiamo, possono agire a livello psicofisico stimolando o inibendo il benessere e la musica può anche avere un collegamento con esse.
Lo studio è stato pubblicato nella versione on-line del Current Biology, una pubblicazione Cell Press.
(Luigi Mondo e Stefania Del Principe)
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