giovedì 19 marzo 2009

Sonia Alfano in Europa

ANTONIO DI PIETRO
19 Marzo 2009

Torniamo in Europa, ma con degli italiani di valore di cui essere orgogliosi. Per questo presentiamo il nostro candidato che ha una storia umana, professionale ed etica, e che potrà rappresentare la migliore Italia in Europa.

Testo dell'intervento:

"Purtroppo sono all'ordine del giorno le prove dell'infiltrazione della mafia all'interno delle istituzioni. Per fare un esempio, mi viene in mente il nome di Renato Schifani, presidente del Senato, che qualche anno fa era socio in affari del boss Nino Mandalà di Villabate. Oppure, mi viene in mente il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che piacevolmente andava ai matrimoni delle figlie dei boss, in fattispecie del boss Croce Napoli con cui si intratteneva, si abbraccia e si bacia.
Credo che il nostro Paese abbia bisogno di far filtrare all'esterno quello che accade in Italia. Non è soltanto un problema italiano, la strage di Duisburg ne è una prova lampante, la prova che le mafie hanno ormai agganciato non solo i territori italiani, ma che stanno continuando ad espandersi in tutta l'Europa.
Se molti continueranno a pensare che le mafie sono un problema che esiste soltanto al Sud, faranno solo un favore alla loro crescita. E' risaputo che le mafie tendono a razziare i territori del Sud, ma in realtà i loro soldi li investono poi al Nord. Nel Sud abbiamo visto il sangue nelle strade, però questi soldi vengono successivamente ripuliti e reinvestiti al Nord Italia e adesso anche in Europa.
La cosa più importante da fare è cercare di far arrivare in Europa il nostro grido di allarme. Sono convinta che davanti a questo tipo di emergenze tutti gli italiani si devono assumere le proprie responsabilità.
Non vi chiederò mai di darmi fiducia. Non intendo decidere nulla per gli altri all'interno di una stanza chiusa. Vorrei costruire questo percorso insieme a voi e soprattutto vorrei che voi, accanto a me, vi assumiate le vostre responsabilità e prendiate coscienza che ognuno di voi è una pedina importante in questa nazione.
Troppe volte ci siamo dovuti vergognare per i titoli che la stampa estera ha usato per descrivere il nostro Paese. Ritengo fondamentale dover portare, insieme a tutti voi, un nuovo segnale di onestà per questo Paese. L’Italia ha bisogno di cambiare, non è un percorso impossibile, è difficile, però occorre farlo, proprio per poter continuare a guardare in faccia i nostri figli e per poter continuare a fissare il tricolore che troppe volte abbiamo visto insanguinato con delle morti.
Vorrei che si smettesse di esportare all'estero il peggio e vorrei che per una volta si potesse credere, tutti quanti insieme, che questo Paese è sì da ricostruire, ma aspetta solo ed esclusivamente il nostro contributo e nessuno può più tirarsi indietro."

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