venerdì 24 aprile 2009

D'Alema boccia il G8 all'Aquila. «Servono tende e aiuti non vertici»


Il G8 all'Aquila, il 25 aprile, ma anche la Rai, il referendum e le europee. È un affondo a tutto campo quello di Massimo D'Alema sul premier Silvio Berlusconi. A margine della presentazione del nuovo palinsesto di Red Tv, l'ex ministro boccia la decisione di spostare in Abruzzo il vertice che avrebbe dovuto svolgersi a La Maddalena. - «Non so se il G8 all'Aquila sarà più un problema o un aiuto per l'Abruzzo. Ho l'impressione - confessa D'Alema - che in Abruzzo servano più stufette nelle tende che il G8, ma questo sarà valutato da chi ha il compito di valutare la compatibilità dell'evento». «Non so - sottolinea poi - se porterà più benefici o problemi vista la complessità degli spostamenti, il tipo di ospiti e la presenza delle forze dell'ordine. È certo un gesto innegabile di solidarietà ma bisogna valutare la compatibilità».

25 APRILE - Quanto al 25 aprile, l'esponente di centrosinistra ritiene «giusto» che Franceschini abbia chiesto a Berlusconi di essere in piazza. «L'anomalia - precisa - era che non aveva mai partecipato al 25 aprile, un fatto doveroso anche in passato». Il 25 aprile però, è il pensiero di D'Alema, non è solo una data ma è un riferimento a un sistema di valori scritti nella prima parte della Costituzione. Qui l'attacco al presidente del Consiglio: «Ho molti dubbi sul fatto che sia coerente con questi valori, direi che spesso non lo è».

RAI - Un affondo a tutto campo, incluso il sistema di informazione e l'«anomali italiana. «Non succede in nessun'altra parte del mondo che il presidente del Consiglio nomini i direttori delle testate della tv pubblica. Berlusconi ci ha fatto sapere che ci saranno volti nuovi e questo è abbastanza impressionante ma ormai c'è l'assuefazione»., spiega D'Alema

REFERENDUM ED EUROPEE - Critiche dal presidente di Italianieuropei anche in vista delle elezioni europee. D'Alema accusa Berlusconi e la sua candidatura, che apostrofa come «finzione». «Noi abbiamo fatto liste vere - aggiunge - candidando persone che andranno al parlamento europeo. Vedremo se quelle del Pdl saranno competitive ma non credo che lo saranno, parlo dal punto di vista politico e no su altri terreni». Quanto al referendum l'ex ministro sostiene che «bisogna votare sì per scardinare l'attuale legge» e che «poi il Parlamento ha il dovere e l'obbligo di fare una nuova legge elettorale che rispetti i due quesiti del referendum».

24 aprile 2009

3 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

D'Alema sembra essere uscito dal letargo: durerà e sarà credibile ?

Francy274 ha detto...

No!!! E' più viscido del serpente dell'Eden...Che qualcuno lo abbia minacciato di sfrattarlo dal PD e quindi azzarda facendo attenzione a non pestare troppo i calli al Premier ????

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Vero, però se non vanno all'offensiva tutti i big del PD, allora i giochi si chiudono e buona notte ai suonatori !